Era da qualche giorno che i media si erano quasi dimenticati di Alessandro Orsini. Nella serata di martedì 5 aprile il professore della Luiss torna però sul ‘luogo del delitto’ nello studio di Cartabianca e fa esplodere nuovamente i social con le sue dichiarazioni. Come noto, la conduttrice del talk show di Rai 3, Bianca Berlinguer, ha deciso di averlo come ospite a titolo gratuito perché la Rai ha cancellato il contratto sottoscritto con la trasmissione. E Orsini non delude le attese mirando direttamente al bersaglio grosso: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
“Noi dobbiamo insegnare ai giovani a lottare per la libertà di pensiero. – queste le prime parole di Orsini a Cartabianca – Stiamo vivendo un’ondata di maccartismo, non si può riflettere sulle origini della guerra. Io sono qui e non arretro”, ribadisce la sua ferma volontà di non piegarsi a ricatti o minacce che gli stanno piovendo addosso.
Ma è quando il professore si mette a dare la pagella al presidente ucraino che partono i fuochi d’artificio. “Zelensky deve darsi una calmata. – spara subito a zero Alessandro Orsini – Non può decidere da solo e farci precipitare nella terza guerra mondiale. Politicamente Zelensky è un incapace totale. Il governo italiano deve rendersi disponibile al riconoscimento del Donbass e della Crimea”, ci mette il carico il prof.
Insomma, secondo Orsini, Zelensky non è affatto quel leader infallibile e intelligente che viene descritto praticamente all’unanimità dai media occidentali. Anzi, al contrario, starebbe dimostrando di non essere lucido quando ad esempio lancia la provocazione dello scioglimento dell’Onu. Non un fine statista dunque, ma un “incapace totale” per dirla con le parole di Orsini. Ma l’ospite di Cartabianca ci tiene però a sottolineare che “quando mi si dice che sono filo-Putin sono solo vili calunnie. Io nel 2017 pubblicavo sul mio sito articoli intitolati ‘Tutti gli omicidi di Putin’”.
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