Papa Francesco non poteva proprio evitare di far sentire la sua voce dopo la strage di Bucha, in Ucraina. Il Pontefice si esprime in maniera concitata e sofferente per la guerra in corso durante l’ultima udienza generale del mercoledì tenuta ogi in Vaticano. A colpire particolarmente è il suo gesto di mostrare una bandiera dell’Ucraina rivelando che gli è appena stata portata proprio da quella città che tante sofferenze sta patendo.
“Nell’attuale guerra in Ucraina, assistiamo all’impotenza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. – lancia l’allarme Papa Francesco – Oggi si parla spesso di ‘geopolitica’, ma purtroppo la logica dominante è quella delle strategie degli Stati più potenti per affermare i propri interessi estendendo l’area di influenza economica, ideologica e militare. Lo stiamo vedendo con la guerra. – riflette il Pontefice – Malta rappresenta, in questo quadro, il diritto e la forza dei ‘piccoli’, delle Nazioni piccole ma ricche di storia e di civiltà, che dovrebbero portare avanti un’altra logica: quella del rispetto e della libertà, della convivialità delle differenze, opposta alla colonizzazione dei più potenti”.
“Lo stiamo vedendo anche oggi, non solo da una parte, anche dalle altre. – aggiunge il Papa – Dopo la seconda guerra mondiale si è tentato di porre le basi di una nuova storia di pace, ma purtroppo è andata avanti la vecchia storia di grandi potenze concorrenti. E, nell’attuale guerra in Ucraina, assistiamo all’impotenza delle Organizzazioni delle Nazioni Unite”, ribadisce.
“Ieri proprio da Bucha mi hanno portato questa bandiera. Viene dalla guerra, proprio da quella città martoriata. – dichiara poi Papa Francesco al termine dell’udienza mostrando la bandiera giallo-blu ai pellegrini presenti – Sono vittime il cui sangue innocente grida fino al cielo e implora: si metta fine a questa guerra, si facciano tacere le armi, si smetta di seminare morte e distruzione”, conclude Bergoglio.
Potrebbe interessarti anche: Papa Francesco chiama Zelensky che lo invita in Ucraina