Enrico Letta ne è convinto. L’Italia e tutti gli altri Paesi europei devono rinunciare al più presto ad importare gas e petrolio dalla Russia. Ancora oggi, infatti, Vladimir Putin si sta ripagando le spese della guerra in Ucraina proprio con le centinaia di milioni di euro che ogni giorno entrano nelle casse di Mosca. Per questo il segretario del Partito democratico, intervistato dal quotidiano Il Foglio, torna a ribadire con forza la sua convinzione che sia necessario staccarsi definitivamente dalla dipendenza dalle risorse energetiche russe.
“Rinunciare al gas e al petrolio russo credo sia una priorità assoluta. – dichiara senza peli sulla lingua Enrico Letta a Il Foglio – E andare in questa direzione significa accelerare tutto. Significa accelerare la fine della guerra, significa accelerare i processi di pace. Significa togliere risorse alla Russia di Putin e alle sue follie. Significa, poi, accelerare anche altri processi, come quello della costruzione di una sostenibilità energetica europea, e significa poi, in virtù di un nuovo e cruciale equilibrio, accelerare alcune misure necessarie da mettere in campo per evitare la terza recessione”, conclude il segretario del Pd.
Del resto Enrico Letta, già all’indomani della scoperta della strage di Bucha, vicino Kiev, si era precipitato a cinguettare poche parole in lingua inglese per esortare la comunità internazionale ad adottare un embargo totale su petrolio e gas russi. “Un miliardo al giorno. – dichiara al Tg1 il segretario Dem – Questo è quanto noi europei paghiamo a Putin per l’utilizzo della sua energia”.
“Ed è evidente che con quel miliardo Putin finanzia la sua guerra terribile. – prosegue Letta – Quindi non si può che intervenire lì. È difficile, bisogna farlo con gradualità. Non bisogna danneggiare la nostra economia in modo irreparabile. Ma non si può che passare di lì”, conclude il segretario Dem.
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