Nuova bufera politica e mediatica su Alessandro Orsini. Dopo la cancellazione del suo contratto con la trasmissione Cartabianca da parte dei vertici Rai, il professore della Luiss è tornato nello studio del talk show condotto da Bianca Berlinguer a titolo gratuito. E la polemica pareva essersi sopita. Ma le dichiarazioni rilasciate da Orsini sulla guerra in Ucraina durante l’ultima puntata, fanno nuovamente imbestialire il direttore di Rai3, Franco Di mare, che stavolta prende nettamente le distanze dal prof.
“Per quanto sia innamorato della civiltà liberale e abbia sempre promosso i valori del liberalismo, per me la vita umana, la vita dei bambini, è più importante della democrazia e della libertà. Anche perché un bambino anche in una dittatura può essere felice, perché un bambino può vivere dell’amore della famiglia”. Sono queste le frasi di Orsini che hanno scatenato una bufera non solo politica ma anche social.
Il direttore di Rai3 Franco Di Mare le bolla come “affermazioni riprovevoli, assolutamente incondivisibili, di cui il professor Orsini si assume naturalmente la responsabilità. È superfluo dire che Rai3 prende le distanze. Ma quello che è avvenuto è la dimostrazione che ormai il talk è un modello da ripensare, se il risultato cercato è unicamente quello dell’effettaccio a tutti i costi. Magari nel tentativo di aumentare di mezzo punto lo share. Lungo questa china si può rischiare di arrivare a mettere a confronto la testimonianza di un sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti con l’opinione di un negazionista, in osservanza a un’idea distorta e malata del pluralismo delle posizioni”, conclude Di Mare.
Un attacco durissimo che si infrange sul muro eretto dalla Berlinguer. “Trovo bizzarro che il direttore di una rete della Rai prenda le distanze da una trasmissione della stessa rete perché non condivide le opinioni espresse, all’interno di un dibattito plurale, da uno degli ospiti. – contrattacca la giornalista – Opinioni, per altro, contestate assai efficacemente da altri presenti in studio. E trovo ancora più eccentrico che le idee del direttore di rete sulla concezione del pluralismo e sulle sue regole vengano comunicate a un’agenzia di stampa, senza che, ancora una volta, la stessa conduttrice sia stata consultata in merito”.
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