Vladimir Soloviev è l’ospite principale dell’ultima puntata di Dritto e Rovescio. Il conduttore televisivo russo, fedelissimo del presidente Vladimir Putin, discute animatamente con gli altri ospiti della trasmissione mentre è in collegamento da Mosca. Contro di lui si schierano l’esponente del Pd Alessia Morani e i giornalisti Alessandro Sallusti e Antonio Caprarica. Ed è proprio quest’ultimo a infiammare lo scontro con Soloviev.
“Lei capisce che le sue tesi, il fatto di proporsi come un pope ortodosso, o un vicario del patriarca di Mosca, non giova molto alla sua credibilità quando si propone invece come giornalista. Deve decidere se fa il comico o il giornalista”, Caprarica incalza il collega russo paragonandolo persino al nazista Joseph Goebbels. “Iniziamo da Goebbels. – replica stizzito Soloviev – Quando a me, che sono un ebreo, chi è erede di Mussolini ha il coraggio di aprire la bocca per riempirla di aria parlando del cognome di Goebbels, vorrei ricordare la vostra colpa personale quando voi avete ucciso la mia gente”.
“La vostra colpa personale è quando voi vi siete messi a guardare mangiando pop corn e avete lasciato andare avanti il vostro caro Mussolini che all’inizio negava tutto. – prosegue Soloviev – Quindi vorrei proporre ai miei colleghi italiani di rendersi conto delle parole che stanno utilizzando. Perché voi non capite il russo e non avete mai guardato le mie trasmissioni”. Intanto Caprarica gli tiene testa mettendosi persino a parlare in russo.
“I missili russi a Kaliningrad raggiungono Berlino in 45 secondi. – alza poi il tono l’ex inviato a Londra – Voi lì ufficialmente avete 64 testate nucleari puntate sull’Occidente. E la Nato dovrebbe attaccare la Russia per questo? Come può giustificare un’aggressione come quella che avete fatto in Ucraina quando voi avete armi offensive puntate sull’Europa? Nega che ci siano testate nucleari a Kaliningrad?”, domanda polemico. “Semplicemente non lo so, me lo dice lei oggi”, nega però Soloviev. “Allora lei o è male informato o è bugiardo. Scelga”, sbotta allora Caprarica. “Se le piace urlare e cominciare ad offendere noi ascoltiamo il suo bellissimo spettacolo. Le chiedo di rispettare le regole del decoro”, perde le staffe anche il suo collega russo. E lo scontro tra i due prosegue.
Potrebbe interessarti anche: Caprarica contro tutti a Cartabianca: “Putin presentato come vittima”