Matteo Renzi all’attacco di Giuseppe Conte. Che tra il fondatore di Italia Viva e l’ex presidente del Consiglio non corresse buon sangue non è certo cosa nuova, soprattutto dopo la caduta del secondo governo guidato dall’attuale leader del Movimento Cinque Stelle. Una rivalità riaccesa dalle dichiarazioni rilasciate in queste ore alla Stampa dallo stesso Renzi, che senza troppi giri di parole ha definito Conte “incompetente e incapace di conoscere le regole del gioco”.
Un affondo molto duro e che fa seguito all’invito fatto da Conte a Renzi a comparire davanti al Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) per riferire dei rapporti “sospetti” tra la Russia e l’Italia durante i suoi due governi: “Conte rilancia e attacca me – ha dichiarato il numero uno di Italia Viva – ma in quella vicenda non si è comportato bene”.
Secondo Renzi c’è da chiarire “la vicenda del presunto spionaggio russo, su cui siamo gli unici a chiedere la commissione di inchiesta sul Covid. In quella missione c’era qualcosa di strano e Conte dovrebbe chiarire perché ha accettato quell’accordo con Putin”.
A detta del senatore di Firenze “i grillini non vogliono che sia fatta luce, né su questo né sulle mascherine”. Poi, ulteriori sospetti sui rapporti del M5s con la Russia: “Basta ricordare Di Stefano, che oggi fa l’istituzionale viceministro e che allora attaccava l’Ucraina definendola Stato fantoccio della Nato. Sono sempre pronto a rispondere alle domande del Copasir, ma sulla visita di Barr deve rispondere Conte e non io. Perché le risposte deve darle chi aveva la delega ai servizi”.
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