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Capezzone contro Dugin: “Se Occidente è decadente perché comprate ville qui?”

Ultima puntata a dir poco movimentata quella di Quarta Repubblica, il talk show di Rete 4 condotto da Nicola Porro. Prima è il turno del giornalista Toni Capuozzo ribadire le sue tesi discutibili sulla guerra in Ucraina. Poi arriva un duro botta e risposta tra il direttore di Libero, Alessandro Sallusti, e il filosofo Massimo Cacciari. Infine, il conduttore intervista il pensatore russo Aleksander Dugin, considerato uno dei massimi ispiratori del presidente Vladimir Putin. Ma le sue parole scatenano la dura reazione di Daniele Capezzone, ospite fisso della trasmissione Mediaset.

Capezzone contro Dugin

“Il battaglione Azov negli anni ha fatto una pratica di pulizia etnica in Donbass, sono dei nazisti pragmatici. L’esercito ucraino lo ha reclutato è ampiamente usato”, Toni Capuozzo lancia gravi accuse contro il governo di Kiev. “Se non sbaglio nel 1946 in Italia si è votato quindi non siamo stati occupati da un altro Paese, la pace nel mondo significa un mondo disarmato?”, polemizza invece Sallusti con Cacciari.

“Questa operazione militare speciale è esattamente uno scontro di civiltà”. Non usa mezzi termini Dugin per qualificare quanto sta accadendo in Ucraina. Una guerra che secondo lui non è tra russi e ucraini, ma contro l’intero Occidente. “La libertà non deve essere solo dell’individuo ma anche i popoli hanno diritto e la libertà di pensarla in modo diverso. – prosegue il filosofo – Anche gli americani usano la forza molte volte, non posso difendere la guerra, ma a volte questa è necessaria per difendere i valori”.

Un giudizio quasi apocalittico su quello che potrebbe accadere nel mondo nei prossimi anni che viene però contrastato con forza da Capezzone. “Dugin viene usato come una lama nel burro per entrare nelle contraddizioni che l’Occidente ha. – sentenzia l’ex esponente radicale – Ma se questo Occidente è così decadente come mai comprano ville qui e fanno studiare qui i loro figli?”, si chiede polemicamente.

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