La notizia dell’acquisto di Twitter da parte del miliardario americano Elon Musk sta provocando un putiferio mediatico e politico. In molti pensano che il proprietario di Tesla possa riammettere Donald Trump su quello che ora è il suo social network. Musk ha infatti fatto subito sapere di essere favorevole ad una libertà totale di espressione anche sui social. E così è esplosa la bufera. In Italia il capo della ‘rivolta’ social contro il nuovo Twitter targato Elon Musk è il giornalista del Corriere della Sera, Beppe Severgnini, che minaccia il boicottaggio se dovessero essere sdoganati insulti e minacce. Ma anche la ex capitana tedesca della nave ong Sea Watch, Carola Rackete, viene travolta dalle critiche perché dichiara di voler chiudere il suo account.
“Sono stanca di Twitter, sto pensando di chiudere questo account. Soprattutto ora che Elon Musk prenderà il controllo della piattaforma. E no, non uso nemmeno altri social media”. È questo il cinguettio postato da Carola Rackete che sta costando alla storica avversaria di Matteo Salvini una marea di insulti e prese in giro da parte di numerosi utenti italiani.
Evidentemente molti simpatizzanti del leader della Lega non hanno dimenticato i giorni in cui il loro ‘capitano’ nel 2019, da ministro dell’Interno, dovette fronteggiare il tentativo di sbarco in Italia della Sea Watch con il suo carico di migranti. Critiche selvagge a cui Carola Rackete decide di replicare immediatamente ricondividendo il suo tweet con l’aggiunta di questo commento tagliente: “Penso che l’estrema destra italiana abbia davvero bisogno di una vita fuori da Twitter”.
“Se ‘free speech’ però vuol dire libertà di insultare, diffamare, minacciare e mentire (in forma anonima, of course), o di sovvertire la democrazia (come ha provato a fare Trump), allora Twitter non ci interessa più, caro Elon Musk”, twitta invece Beppe Severgnini in risposta al cinguettio dello stesso Musk.
Potrebbe interessarti anche: Elon Musk compra Twitter, Severgnini lo boicotta: “Non ci interessa più”