L’aumento dei prezzi causato dall’inflazione e il rischio di recessione economica provocata dagli effetti della guerra in Ucraina preoccupano, e non poco, il governo italiano. Per questo motivo il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto che ha lo scopo di aiutare le famiglie in difficoltà. Ad illustrare il contenuto del provvedimento ci pensa direttamente Mario Draghi. Il premier annuncia in conferenza stampa che sono stati messi sul tavolo 14 miliardi di euro che serviranno anche per elargire un bonus fino a 200 euro in favore di 28 milioni di italiani che hanno un reddito basso.
“Approviamo un importante provvedimento di sostegno ai redditi di 28 milioni di italiani. – dichiara Draghi in conferenza stampa – Si tratta di un bonus di 200 euro per i redditi fino a 35mila euro. Il provvedimento aiuta le famiglie e limita i rischi di ulteriori aumenti dell’inflazione”. Insomma, spiega il premier, per i pensionati e i dipendenti sotto i 35mila euro di reddito ci sarà un bonus di 200 euro. Il taglio delle accise sui carburanti di 25 centesimi/litro è prorogato fino all’8 luglio. Gli interventi contro il caro energia per 5,2 milioni di famiglie sono prorogati di tre mesi.
“L’impegno del governo nel sostenere l’economia, le famiglie e le imprese non diminuisce. – sottolinea Draghi – Resta intenso, determinato, deciso come prima. L’incertezza resta molto forte, quindi noi intendiamo fare tutto quello che è necessario. I provvedimenti di oggi valgono 14 miliardi che si aggiungono ai 15,5 miliardi dei provvedimenti precedenti. L’abbiamo fatto senza ricorrere a scostamenti di bilancio”.
“L’inflazione può certamente frenare la ripresa. Sono situazioni temporanee che vanno affrontate con strumenti eccezionali senza i quali si rischia di creare condizioni permanenti di debolezza economica e di povertà. Il provvedimento si estende in molte aree: approviamo liberalizzazioni, riforme nel settore delle energie rinnovabili, che ci permettono di accelerare la transizione ecologica, di fare quello scatto negli investimenti nelle rinnovabili, che contribuiranno a renderci più indipendenti dal gas russo”, conclude Mario Draghi.
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