Il dibattito sulla guerra in Ucraina si sta facendo talmente duro da diventare a volte “trucido”. È questo il termine utilizzato da Giuliano Cazzola prima di sparare una bordata terrificante contro Vladimir Putin. Il giornalista ed ex parlamentare è ospite di Myrta Merlino a L’aria che tira. Collegato con lo studio di La7, Cazzola non usa mezzi termini quando dice di sperare di vedere il presidente russo “appeso per i piedi in piazza Rossa”.
“Voglio fare una dichiarazione di voto. Io sono d’accordo con Draghi per le cose che ha detto ieri e credo che quella che lui propone sia una linea giusta”, dichiara Cazzola commentando la conferenza stampa del premier sulle misure economiche adottate dal governo. “Draghi adesso ha una maggioranza. – prosegue l’ex parlamentare – Deve andare in Parlamento. È giusto che ci vada. La sua maggioranza decide fino a quando l’elettorato non la cambia”.
“Per quanto riguarda invece questo fronte che abbiamo visto riunito lunedì, penso che lì ci siano tutti i mali di questo Paese. C’erano dei sepolcri imbiancati. – affonda il colpo Cazzola facendo riferimento alla serata pacifista organizzata da Michele Santoro – Il timore infondato di una guerra atomica, la cui possibilità non esiste secondo me, somiglia molto a quella dei no vax. Nel senso che anche loro avevano diritto di avere paura e di non fidarsi. Quindi noi abbiamo un complesso no vax che oggi è diventato no war”.
“Spero di vedere Putin davanti all’alta corte di giustizia dell’Aia. – alza ancora il tiro Giuliano Cazzola – E magari, ancora meglio, lo dico proprio più trucido, vederlo appeso per i piedi in piazza Rossa. Mi prendo la responsabilità di quello che dico”, sottolinea mentre la conduttrice si dissocia dalle sue parole. “Cazzola lei è una persona intelligente, perché dobbiamo dire queste cose che poi sembriamo la propaganda russa? Secondo me non sono toni civili”, lo bacchetta la Merlino. “Ma le sembra possibile che uno che dice che manda i missili a Londra e a Berlino debba essere trattato coi guanti? Lui è un nemico dell’umanità e deve essere sconfitto. Sostanzialmente se lo vedo appeso per i piedi in piazza Rossa non mi dispiace perché la gente come lui merita questa fine. Mi piacerebbe vederlo in piazzale Loreto, ma mi rendo conto che è difficile portarlo lì”, sbotta definitivamente Cazzola.
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