Intervista a tutto campo di Enrico Letta a Repubblica. Il segretario del Pd parla dell’Unione europea, proponendo di eliminare la regola del diritto di veto, come nel caso dell’Ungheria di Viktor Orban, che spesso blocca le decisioni di Bruxelles. Poi Letta torna a dire la sua sulla recente ospitata del ministro degli esteri russo Sergei Lavrov a Zona Bianca, bollando l’intervista di Giuseppe Brindisi come un “comizio” del diplomatico di Mosca.
“L’Europa si blocca quando regole come quelle attuali consentono a un singolo Paese di esercitare il diritto di veto. – dichiara Enrico Letta – L’Ungheria di Orban, per fare un esempio non casuale, ha facoltà di farlo ogni volta che ritiene. Come se in Italia, dopo una decisione del governo nazionale, arrivassero le Marche e dicessero: ‘fermi tutti’. Non si può andare avanti così”, si lamenta il segretario del Pd.
Secondo Letta “è urgente che l’Unione europea assuma le decisioni per svoltare. Gli anglosassoni dicono: ‘when in trouble, go big’. Ecco, quando le cose si fanno difficili bisogna rilanciare. Il fatto che i presidenti o i primi ministri dei principali cinque Paesi europei (Italia, Germania, Francia, Spagna e Polonia) stiano valutando una missione comune a Kiev è un segno di leadership. E sarebbe la dimostrazione che non c’è alcuna subalternità agli Stati Uniti. I quali, comunque, non vanno certo biasimati per la loro azione e il loro sostegno agli aggrediti”.
“L’unico limite che vedo è quello che è stato superato da Boris Johnson quando ha ipotizzato che le armi fossero usate per un contrattacco sul territorio russo. – puntualizza il segretario Dem – Quello è sbagliato ed è un confine da non oltrepassare. Consiglierei di dare un’occhiata a trasmissioni di Paesi paragonabili al nostro. In nessuno si discute come da noi. Nessuno mette le due tesi a confronto, il russo e l’ucraino, perché non si possono mettere sullo stesso piano aggressore e aggredito. Non sono due partiti politici rispetto ai quali applicare la par condicio. Solo da noi a Lavrov è concesso di fare un comizio, solo da noi”, ribadisce per concludere Letta.
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