Nathalie Tocci conferma la sua posizione di boicottaggio dei cosiddetti propagandisti russi ospiti dei talk show. La direttrice dell’Istituto Affari internazionali ha rifiutato di partecipare all’ultima puntata si Dimartedì a causa della presenza della giornalista Nadana Fridrikhson, considerata al soldo del ministero della Difesa di Mosca. Ne è nata una feroce polemica che ha coinvolto anche il conduttore di Piazzapulita, Corrado Formigli, che ha minacciato querela contro la Tocci. Oggi la professoressa ribadisce la sua linea a Omnibus su La7.
“Cos’è che non la convince? Lei non si vuole confrontare con persone che appartengono ala stampa russa? Non è giusto mettere a confronto le opinioni?”, domanda alla sua ospite la conduttrice di Omnibus Alessandra Sardone. “Bisogna essere estremamente attenti a dove tracciare la linea. – replica Nathalie Tocci – Io la mia linea personale la traccio con chi è dichiaratamente un propagandista. E quindi se si è un ‘giornalista’ che lavora per il ministero della Difesa russo, per fare l’esempio che mi ha portato a tirarmi indietro, allora quello non è un tema di dibattito se sei o non sei un propagandista: lo sei dichiaratamente”.
“Per me quella è la linea rossa perché è anche un atto di solidarietà nei confronti di quei giornalisti in Russia che sono dichiarati agenti di Stati terzi, che rischiano la vita tutti i giorni. – prosegue Nathalie Tocci – Io sinceramente condividere il palco con chi è dichiaratamente propagandista dico non nel mio nome”.
“Volevo anche aggiungere un paio di altre riflessioni. – spiega ancora la Tocci – Credo che sia assolutamente giusta l’idea di un’intervista che riesca poi ad incalzare il ministro degli Esteri russo. Per farlo però ci vuole una preparazione che spesso nel giornalismo del nostro Paese sulla politica estera non c’è”, conclude.