Lunghissima ospitata di Nathalie Tocci su La7 nella giornata di giovedì 5 maggio. La direttrice dell’Istituto affari internazionali aveva rifiutato due giorni prima di andare ospite nello studio di Dimartedì a causa della presenza della giornalista russa Nadana Fridrikhson, considerata dalla Tocci una propagandista al soldo di Mosca. La Tocci motiva le ragioni della sua decisione durante Omnibus. Poi, nello studio de L’aria che tira, dà un colpo basso al collega Alessandro Orsini affermando di non averlo mai conosciuto prima dello scoppio della guerra in Ucraina.
“Orsini ormai è diventato un cult. È competente o no? Si occupa delle stesse cose di cui ti occupi tu”, domanda la Merlino alla sua ospite. “Strano che non lo avevo mai conosciuto prima. – replica Nathalie Tocci con sarcasmo – In Italia la comunità che si occupa di politica internazionale è piccina. Ma perché eravamo ritirati? Perché non interessa la politica internazionale in questo Paese. Quant’è lo spazio che viene dato alla politica estera in Italia?”, si domanda polemica.
“Perché l’Italia viene poi selezionata dalla Russia come anello debole? – prosegue nel suo sfogo Nathalie Tocci – Perché la disinformazione fa breccia nell’ignoranza. Questa è la verità. Ritornando a Orsini, ma si potrebbero fare altri nomi, io faccio questo mestiere da 25 anni. Se non ti ho mai visto e conosciuto è come minimo un po’ strano perché ci conosciamo tutti. E quindi ci si chiede perché poi in questo momento alcuni personaggi spuntano come funghi. Io non ho la risposta a questa domanda, la pongo semplicemente perché è un po’ strano”, conclude la studiosa.
Poco dopo, la stessa Nathalie Tocci si rende protagonista di un serrato battibecco con il sindacalista di sinistra Giorgio Cremaschi. “È insopportabile quest’idea che ci sono solo i competenti e poi c’è la massa ignorante. In Italia il 50% della popolazione è contro l’invio delle armi, sarebbero ignoranti? La democrazia non funziona così”, la attacca Cremaschi.
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