Dopo le furiose polemiche scatenate dall’intervista concessa da Sergei Lavrov alla trasmissione di Rete 4, Zona Bianca, il ministro degli Esteri russo torna a rilasciare dichiarazioni che faranno certamente discutere. Le sue parole sulle possibili origini ebraiche di Adolf Hitler hanno addirittura costretto il presidente russo Vladimir Putin a scusarsi con il Primo ministro israeliano Naftali Bennett. Ora, non contento, Lavrov rivendica il fatto che un “ordine mondiale giusto” sia rappresentato dalla Russia e non certo dall’Occidente.
“Nessuna punizione, nessuna sanzione può spezzare la volontà del nostro popolo, la volontà della leadership russa, che mira a difendere la verità storica, gli interessi legittimi della Federazione Russa e prevenire minacce dirette alla nostra sicurezza, cultura, storia”, dichiara Sergei Lavrov secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass.
Lavrov denuncia il pericolo che il destino del mondo sarà deciso ora, se sarà unipolare, “sotto il pieno comando degli Stati Uniti, come lo vuole Washington e come tutti gli altri Paesi occidentali hanno già fatto i conti con esso, o se sarà giusto e democratico”. Il ministro degli Esteri russo si dice invece convinto che sia la Russia, “insieme alla stragrande maggioranza dei Paesi del mondo”, a rappresentare un ordine mondiale giusto.
“Il 30 marzo i militari russi sono usciti da Bucha. – queste le dichiarazioni di Lavrov a Zona Bianca – Il sindaco ha dichiarato la vittoria dicendo che Bucha era tornata alla vita normale e poi dopo tre giorni hanno cominciato a far vedere questi morti. Non voglio approfondire questo aspetto perché è talmente evidente che sia un fake che qualsiasi osservatore lo può capire dal primo sguardo. Quando dicono che nazificazione può esserci se Zelensky è ebreo, anche Hitler aveva origini ebraiche quindi non significa assolutamente nulla”.
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