Alessandro Orsini conferma le sue dichiarazioni su Adolf Hitler che tante polemiche hanno sollevato nei giorni scorsi. Il professore della Luiss è ospite di Massimo Giletti durante l’ultima puntata di Non è l’Arena. Secondo lui il capo del nazismo non aveva alcuna intenzione di scatenare la Seconda guerra mondiale quando invase la Polonia nel 1939. Giletti gli fa notare che le sue potrebbero suonare come provocazioni. Ma Orsini non ci pensa proprio a cambiare idea.
“Lei ci mette anche del suo ogni tanto a sollevare le polemiche come con la storia di Hitler”, lo incalza Giletti mostrando la frase pronunciata il 29 aprile scorso da Orsini e chiedendogli di spiegare le sue ragioni “perché questa uscita ha lasciato tutti perplessi”, chiosa il conduttore di Non è l’Arena. “Hitler non aveva intenzione di far scoppiare la Seconda guerra mondiale”, questa la frase ‘incriminata’ detta da Orsini che tanto scandalo ha provocato.
“Quello che io ho detto è inconfutabile alla luce delle conoscenze storiche a cui siamo giunti”. – tiene il punto Orsini senza scomporsi – Forse un giorno ci saranno nuove scoperte scientifiche, ma allo stato attuale delle nostre conoscenze non esiste un solo storico al mondo in grado di confutare quella mia affermazione. E cioè che quando Hitler il 1 settembre del 1939 invase la Polonia, non aveva intenzione di scatenare la Seconda guerra mondiale. E non si aspettava che si sarebbe sviluppato un conflitto così devastante e duraturo. Inoltre non ho mai affermato quello che mi è stato attribuito dalla stampa. Non ho mai detto, perché non lo penso, che il responsabile di quella guerra sia stata l’alleanza tra Inghilterra, Francia e Polonia. Penso che il principale responsabile sia stato Hitler”.
“Forse lei non se ne accorge, ma gioca un po’ con le parole” offrendo il fianco ai suoi numerosi critici, lo bacchetta a quel punto il conduttore di Non è l’Arena. “Quella mia frase è praticamente un virgolettato che si trova nei capolavori sulla Seconda guerra mondiale. Io non alzo affatto l’asticella. – si giustifica Orsini – Il punto fondamentale è che in Italia c’è un deficit culturale nel campo della sicurezza internazionale. La gran parte dei miei detrattori sono privi della grammatica fondamentale”, conclude con un’altra stoccata.
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