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Incontro Draghi-Biden, Fulvio Grimaldi: “Sono due pupazzi”

L’argomento politico che monopolizza le cronache di queste ultime ore è naturalmente l’incontro tra Mario Draghi e Joe Biden avvenuto a Washington. Nella serata di martedì 10 maggio, quando i due presidenti hanno appena finito di parlarsi, diversi ospiti di Dimartedì commentano quanto appena avvenuto. Tra i critici più duri c’è il giornalista Fulvio Grimaldi, conosciuto per le sue posizioni che alcuni definiscono filo russe. Ebbene, secondo Grimaldi, Draghi e Biden non sarebbero altro che due pupazzi manovrati da un ventriloquo.

Mario Draghi e Joe Biden

“Credo che né Draghi né Biden rappresentino quello che i media ci fanno vedere. – dichiara Fulvio Grimaldi ospite di Giovanni Floris – Cioè due grandi personaggi pieni di potenza e capacità decisionale. Credo che siano più due pupazzi di quelli che si usano nel ventriloquismo. Il ventriloquo non si vede. C’è un pupazzo grosso e importante, c’è un pupazzo più piccolo. Si incontrano, parlano, e poi il ventriloquo dietro decide cosa devono andare a fare quando sono tornati a casa”, attacca il giornalista.

“Il ventriloquo probabilmente Draghi lo incontra quando va a vedere i suoi vecchi dirigenti alla Goldman Sachs, che sono quelli che hanno deciso che cosa lui deve fare. – non fa sconti Grimaldi – Biden invece è quello che è. Lo sappiamo tutti chi è Biden. È uno che tira avanti a fatica con i neuroni che gli si scompigliano continuamente. Non ha nessuna capacità decisionale, non rappresenta niente. È un cartonato che viene manovrato. A decidere cosa si deve dire e non dire nel mondo sono stati dei privati tipo Zuckerberg o Google”, conclude.

“Putin pensava di dividerci ma ha fallito. – questo uno dei passaggi chiave dell’intervento di Draghi – Dobbiamo utilizzare ogni canale per la pace, diretto e indiretto, per un cessate il fuoco in Ucraina e l’avvio di negoziati credibili. Le nostre nazioni sono unite in modo forte e questa guerra ha ulteriormente rafforzato l’unione. Siamo uniti nel condannare l’invasione in Ucraina, uniti nelle sanzioni e nell’aiutare l’Ucraina come ci ha chiesto il presidente Zelensky”.

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