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Dimartedì, Parenzo alla giornalista russa: “Se parlasse in modo diverso farebbe la fine della Politkovskaja”

Protagonista dell’ultima puntata di Dimartedì è Yulia Vityazeva. La giornalista russa si confronta e si scontra con diversi ospiti presenti nello studio di La7. Poi battibecca anche con il conduttore Giovanni Floris. Ma è quando interviene il collega David Parenzo che la situazione si surriscalda. I due si lanciano pesanti accuse reciproche.

David Parenzo contro la giornalista russa

“Per quanto riguarda la visita del vostro primo ministro negli Usa dove si decide dell’Ucraina, credo che questa questione vada risolta in Ucraina e non a Washington. – si dice convinta la giornalista russa – Bisogna andare a Kiev e nel Donbass. E andare a vedere anche Kerson che è stata liberata. Non vi sembra che la questione dell’Ucraina vada risolta lì sul posto? Questo sarebbe giusto”.

“Non sono tanto stupito delle posizioni della giornalista alla quale ovviamente non si può chiedere diversamente. – replica Parenzo con il solito sarcasmo – Lei parla in un regime, per cui se parlasse in modo diverso farebbe la fine della Politkovskaja. Mi stupiscono molto di più invece le persone e gli intellettuali che vivono in Occidente e che in qualche modo strizzano l’occhio all’autocrate Putin”, punta il dito il giornalista.

“Quando l’ospite che è in collegamento dalla Russia dice che le cose vanno risolte lì, beh cara collega, vorrei che anche lei un domani diventasse una giornalista libera di criticare il suo governo. Così come l’intellettuale D’Orsi critica il premier Draghi. Guardi un po’ che cos’è la democrazia”, attacca Parenzo riferito allo storico Angelo D’Orsi presente in studio. “Lei ha parlato di tutt’altro. – ribatte la collega russa – Non ha parlato del fatto di andare a Kiev, a Mariupol o a Kerson. Io ho chiesto perché il vostro primo ministro sta andando a Washington”. Ma Parenzo la bacchetta ricordandole che “a Kiev siete andati voi con i vostri carri armati cercando di destituire un governo democraticamente eletto”.

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