Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky le sta provando veramente tutte per ottenere il consenso della comunità internazionale e per convincerla ad aiutare ancora il suo Paese a resistere all’invasione russa. Oltre agli incontri di stampo più strettamente politico, Zelensky è diventato protagonista persino di due eventi culturali come l’Eurovision e il Festival del cinema di Cannes. Ora il numero uno di Kiev decide di pubblicare una foto su Twitter che lo ritrae insieme ad Andriy Shevchenko durante un recente incontro con l’ex calciatore del Milan e della nazionale ucraina.
“Andriy ha guadagnato fiducia all’estero e ora ha una missione importante: raccontare al mondo gli eventi in Ucraina e usare la sua autorità per aumentare gli aiuti”, questo il breve ma significativo post pubblicato su Twitter dal presidente ucraino, insieme alla fotografia che lo ritrae al fianco di Shevchenko. La replica del campione non tarda ad arrivare. “Rappresento l’Ucraina nell’arena calcistica internazionale da molti anni ma oggi, quando il mio Paese soffre per la guerra, la mia priorità non è il calcio, ma aiutare”, afferma l’ex attaccante del Milan.
Il presidente Zelensky pubblica poi un altro messaggio indirizzato agli ucraini. “Kherson, Melitopol, Berdyansk, Enerhodar, Mariupol e tutte le nostre città e comunità che sono sotto occupazione, sotto occupazione temporanea, devono sapere che l’Ucraina tornerà. – promette il numero uno di Kiev – Ho firmato la legge sulla protezione delle persone private della libertà dagli occupanti e anche dei familiari di queste persone. Stiamo parlando di tutti i prigionieri del Cremlino, sia in Crimea che nella parte occupata del Donbass. La legge offre loro maggiore protezione e assistenza da parte dello Stato”, prova a rassicurare.
Intanto però, vista la drammatica situazione sul campo di battaglia, dallo Stato maggiore ucraino fanno sapere che “in assenza di risorse di mobilitazione nei territori temporaneamente occupati dell’oblast di Donetsk, il comando militare di occupazione prevede di coinvolgere nelle ostilità gli studenti degli istituti di istruzione superiore”. Insomma, da oggi in poi al fronte verranno spediti anche studenti senza alcuna preparazione militare.
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