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Ucraina, La Russa contro tutti su La7: “Fate propaganda pacifinta, porco di un cane”

Stavolta a L’aria che tira non si consuma il solito scontro a due, ma gli ospiti che si mettono a litigare tra loro sono addirittura tre. Protagonisti dell’acceso diverbio durante il talk show di La7, condotto da Myrta Merlino, sono il senatore di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa, l’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, e l’europarlamentare del M5S Dino Giarrusso. La Russa sbotta contro quella che bolla come “propaganda pacifinta” dei suoi interlocutori sulla guerra in Ucraina.

Ignazio La Russa a L’aria che tira

Il primo a prendere la parola è Giarrusso, naturalmente per criticare l’operato del governo italiano nella crisi ucraina. Poi tocca a De Magistris far notare che “in realtà l’Ucraina era già stata armata precedentemente, non è che si trovava con la fionda e con la baionetta. Oggi dobbiamo avere il coraggio di mettere in campo una proposta occidentale in cui ci possa stare un punto di compromesso, cessate il fuoco, conferenza di pace, Ucraina neutrale, stop all’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato. – puntualizza il magistrato – Il governo italiano due mesi fa era effettivamente compatto poi, grazie a un fronte pacifista che non è in questo momento adeguatamente rappresentato in Parlamento, si è compreso che con le armi si allontana la pace”.

“Io sono assolutamente d’accordo che bisogna cercare di far cessare la guerra, di far trionfare la pace, di aiutare gli africani che non hanno più da mangiare e gli ucraini che sono dovuti scappare dal loro Paese.- replica con ironia La Russa – Il problema è molto più facile la propaganda pacifinta e demagogica rispetto a concetti complessi, porco di un cane”, perde la pazienza di fronte al tentativo di interromperlo.

“De Magistris non interrompere con sciocchezze, Giarrusso sei un ignorante. – La Russa cerca di farsi rispettare a modo suo – Ci avevate detto che non bisognava aiutare con armi difensive l’Ucraina perché tanto la Russia avrebbe vinto in 2-3 giorni, adesso non bisogna aiutarla perché altrimenti la guerra dura troppo”, conclude.

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