Sale la tensione intorno alla prossima manifestazione di CasaPound che dovrebbe tenersi a Roma il prossimo 28 maggio. Il condizionale è d’obbligo, considerato che gli europarlamentari del Pd hanno firmato un appello per chiedere alle autorità di impedire il raduno di quelli che si autodefiniscono i “fascisti del terzo millennio”. A far preoccupare gli esponenti del partito di Enrico Letta è l’appello fatto sui social da Roberto Bussinello, dirigente di CasaPound Veneto, che per lanciare la manifestazione romana ha avuto la bella idea di pubblicare una locandina con un commento provocatorio: “Chi non partecipa è un Berizzi”. Ma il riferimento al giornalista di Repubblica, Paolo Berizzi, sotto scorta da anni proprio per le minacce degli estremisti di destra, è suonato al Pd come una minaccia.
“Fermiamo i fascisti in quella che si annuncia una nuova pericolosa marcia su Roma. – lanciano l’allarme gli europarlamentari Pd – CasaPound promuove la manifestazione per il prossimo 28 maggio e lo fa tornando ad attaccare il giornalista Paolo Berizzi, unico in Europa sotto scorta da anni per le minacce degli estremisti di destra. A livello istituzionale chiederemo di creare un osservatorio europeo sui fenomeni di estrema destra presenti in Europa, individuando esperti e studiosi per elaborare un dossier da presentare al Parlamento europeo”.
“Anche a seguito di quanto è emerso attraverso il lavoro della Commissione speciale parlamentare Inge, sulle ingerenze e la disinformazione, riguardanti i legami tra regimi autoritari e settori dell’estrema destra europea. – si legge ancora nella nota – CasaPound vuole occupare la città il 28 maggio, giornata simbolo di una delle pagine più tragiche del terrorismo nero degli anni Settanta. Lo stesso giorno del 1974 a Brescia in piazza della Loggia una bomba fece 8 morti e 102 feriti tra le persone che manifestavano pacificamente contro il fascismo”, ricordano gli europarlamentari Dem.
“I colpevoli furono individuati, molti anni dopo, tra i membri del gruppo neofascista Ordine Nuovo con basi in Veneto. Aderiamo all’appello per chiedere di fermare questo scempio alla libertà e alla democrazia. Il ministero dell’Interno, la Prefettura di Roma e le autorità cittadine impediscano il raduno illegale di un’associazione che si richiama apertamente al fascismo. Poiché i rigurgiti neofascisti e neo nazisti sono diffusi in tutta Europa dobbiamo mobilitarci concretamente”, concludono così la loro petizione.
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