Puntata scoppiettante l’ultima di Zona Bianca. Dopo il botto mediatico rappresentato dall’intervista esclusiva al ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, il conduttore Giuseppe Brindisi decide di incentrare la puntata ancora sulla guerra in Ucraina. Protagonista del dibattito è la giornalista russa Yulia Vityazeva, finita sulla graticola nei giorni scorsi per aver parlato di un missile che avrebbe dovuto colpire il festival Eurovision che si è tenuto a Torino. La Vityazeva prova ad aggiustare il tiro della sua battuta, ma finisce per scontrarsi con tutti gli altri ospiti.
“Il mio post è stato scritto su Telegram prima della finale di Eurovision. – spiega Yulia Vityazeva – Non su Twitter visto che lì sono bloccata. È un commento su una stupidata scritta dal giornale tedesco Bild che aveva detto che Vladimir Putin voleva rovinare e hackerare il voto della gara. Allora io ho detto che Bild avrebbe potuto fare un passo avanti con le sue fantasie, magari scrivendo che Putin può fare esplodere Torino e l’Eurovision come un Satana”.
“Io amo l’Italia, però purtroppo i vostri giornalisti distorcono tutto. – accusa la giornalista russa – Potevate contattarmi visto che avete il mio numero di telefono, ma avete preferito parlarne in questo modo. Non volevo assolutamente offendere nessuno, era uno scherzo che è stato rivolto alla Bild”, aggiunge rivolta al conduttore di Zona Bianca. “È stato veramente uno scherzo di cattivo gusto. La ritratta questa affermazione? Me lo concede?”, la bacchetta però Brindisi. Ma lei non ci pensa proprio a ritrattare: “No, non voglio smentire assolutamente”.
A quel punto interviene la collega ucraina Tina Suvorina, con la quale la Vityazeva ha un secondo battibecco. Poi tocca ad un altro giornalista ucraino, Vladislav Maistrouk, affondare il colpo contro la russa. “Quando la signora dice di non inviare armi all’Ucraina, se non avesse avuto le armi per difendersi, le stragi sarebbero state molte di più”, accusa Maistrouk. E infine ci pensa il senatore del Pd, Tommaso Cerno, a bollare come “un’invasione macabra e oscena” quella della Russia contro l’Ucraina.
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