È un Matteo Salvini a tutto campo quello che rilascia una lunga intervista al Forum Ansa. Il leader della Lega parla soprattutto della guerra in Ucraina e del modo migliore per raggiungere al più presto la pace. Sulla data di scadenza dell’attuale governo guidato da Mario Draghi, invece, non si sbilancia. Anche se dichiara senza peli sulla lingua che “un governo con la sinistra è irripetibile”.
“L’arma più potente sarà la diplomazia no missili e testate. – spiega Matteo Salvini parlando della guerra in Ucraina – Noi stiamo mandando gli aiuti, ma per salvare vite e difendere l’interesse nazionale italiano prevede che si faccia il possibile per evitare di mandare altre armi. Conto che non si parli più di invio di armi ma di diplomatici. Io sono disposto ad andare ovunque per il cessate il fuoco. Io lo chiedo ai russi, con l’impegno del giornalismo italiano che se Salvini facesse il suo dovere, e cioè chiedere ai russi di cessare il fuoco, non venga vista come una iniziativa filo russa. Io non so se esiste un piano italiano per la pace, noi non ne sappiamo nulla. Ho fatto una riunione con i vertici della Lega e nessuno ne sa nulla”.
“Mi auguro non ci sia nessun nuovo voto sull’invio di armi ed il quel caso la Lega ribadirà che l’arma più forte è la diplomazia. – prosegue il leader della Lega – Io conto che ci si arrivi senza una divisione e penso che anche lo stesso Draghi abbia tutto l’interesse di ricondurre tutto ad un ragionamento. Io non voglio peccare di ottimismo però mi sembra che entrambe le parti chiedano di ragionare. Anche nella leadership Usa, al di là di Biden, si fa strada la ricerca di un confronto”.
“È irripetibile un governo con la sinistra. – tuona poi Matteo Salvini parlando del governo Draghi – Letta e il Pd insistono sul ddl Zan e sullo ius soli ed i Cinque Stelle dicono no al termovalorizzatore. Sono piani diversi. Per noi il tema è quello del lavoro e da qui a dicembre ci sono pensioni e pace fiscale. Cambiare la legge elettorale a pochi mesi dal voto è poco rispettoso verso i cittadini italiani. Il proporzionale garantisce ancora meno del maggioritario, quindi evitiamo di farci del male e di perdere tempo. Teniamoci l’attuale legge e poi ci saranno maggioranze che si metteranno d’accordo su un programma”, conclude il leader leghista.
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