Giuseppe Conte sembra sempre più convinto che la sua linea sulla guerra in Ucraina, definita ‘pacifista’ dai suoi critici, sia invece quella vincente. Il leader del M5S, rispondendo alle domande dei giornalisti, dichiara di essere nettamente contrario al riarmo e all’escalation militare in Ucraina. Conte pensa invece che ci si debba concentrare soprattutto sul dialogo con tutte le parti coinvolte nel conflitto. Quindi anche con il presidente russo Vladimir Putin.
“Lo abbiamo detto sin dall’inizio: no al riarmo, no escalation militare ma escalation diplomatica. – dichiara Conte durante una conferenza stampa a Ciampino, vicino Roma – Bisogna concentrare tutti gli sforzi, parlare con tutte le parti in guerra, quindi anche con Putin perché altrimenti non possiamo impostare un negoziato di pace. Vedo che adesso tutti quanti stanno convergendo su questa posizione dopo atteggiamenti iniziali che secondo noi non erano quelli corretti. – sottolinea il leader pentastellato – Dobbiamo proseguire, non ci possiamo fermare di fronte alle prime difficoltà. Occorre la massima determinazione da parte dell’Italia, della Ue e della comunità internazionale intera”, conclude.
Qualche giorno fa lo stesso Giuseppe Conte, a margine del congresso della Cisl a Roma, ha commentato il piano di pace italiano per l’Ucraina, stilato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, membro di spicco del Movimento. “Gli sforzi per la pace non vanno fatti solo di domenica. – ha detto con tono ironico l’ex premier – Non va fatto un tentativo e poi si continua a fare la guerra”.
“Se operiamo questa sterzata, la diplomazia non deve fermarsi mai, fino a quando non otterremo i risultati che vogliamo. – ha aggiunto Conte – Una soluzione politica, un negoziato che ponga fine a questa guerra con il ritiro delle truppe e il cessate il fuoco”. A sua volta lo stesso Di Maio ha chiosato affermando che “oggi non ci sono le condizioni per la pace. Abbiamo di fronte una guerra lunga e logorante”.
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