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Salvini in Russia, Travaglio a Dimartedì: “È sempre lo stesso cazz…”

Marco Travaglio non ha dubbi sul possibile viaggio di Matteo Salvini in Russia e sul reale valore politico del leader della Lega. Ospite dell’ultima puntata di Dimartedì, il direttore del Fatto Quotidiano risponde alle domande del conduttore Giovanni Floris sulla guerra in Ucraina. Ad un certo punto Floris gli domanda cosa ne pensi della annunciata missione salviniana a Mosca. E Travaglio non si smentisce.

Travaglio critica Salvini a Dimartedì

Marco Travaglio viene chiamato in causa da Floris per esporre la sua opinione sull’andamento della guerra in Ucraina. Il direttore del Fatto fa notare con il suo solito eloquio graffiante che “sta succedendo l’opposto di quello che ci ha raccontato la nostra propaganda, e quindi bisogna cambiare registro per evitare agli ucraini ulteriori mattanze. Bisogna farei conti con la realtà”. Insomma, secondo il giornalista non è assolutamente vero che gli ucraini stanno vincendo la guerra e i russi la stanno perdendo, come raccontano i media mainstream. Ma è vero esattamente il contrario. Per questo è sempre più convinto che si debba raggiungere al più presto un accordo di pace.

Poi il conduttore di Dimartedì non può esimersi dal chiedergli un parere su due dei suoi principali avversari politici: Silvio Berlusconi in primis, ma anche Matteo Salvini. “Chi ha voluto riportare Salvini e Berlusconi al governo, se li ciucci”, replica lapidario il suo ospite. Floris gli ricorda che ultimamente il fondatore di Forza Italia è tornato ad esprimersi pubblicamente in favore di Vladimir Putin, dopo qualche mese di silenzio forzato. “Ritieni stupefacente che Berlusconi parli a favore di Putin? Mi stupirei del contrario”, lo gela però Travaglio.

Altra domanda scottante di Giovanni Floris sul possibile viaggio del leader leghista a Mosca. Missione che al momento pare congelata, dopo le proteste unanimi di tutte le forze politiche. “Salvini in Russia? È sempre lo stesso cazzaro”, ripropone uno dei suoi cavalli di battaglia Travaglio. “Tutta questa guerra ai pacifisti è totalmente folle, come la caccia al putiniano in Italia. Non c’è nessun putiniano, ci sono diverse opinioni su come si esce dalla guerra”, questa la sua battuta finale prima di abbandonare il collegamento con Dimartedì.

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