Sono trascorsi già alcuni giorni dalla notizia del possibile viaggio di Matteo Salvini a Mosca in missione di pace. Critiche quasi unanimi sono piovute sul segretario della Lega. A cominciare dal premier Mario Draghi, dagli alleati di governo di Pd e M5S, ma anche da esponenti leghisti di peso come il ministro Giancarlo Giorgetti. Nella serata di martedì 31 maggio, poi, il direttore del Fatto Marco Travaglio ha affondato ulteriormente il colpo contro di lui. Con grande sorpresa, però, a difendere Salvini ci pensa il professor Alessandro Orsini, ospite di Cartabianca. Graffiante, infine, la battuta anti salviniana del sindaco di Milano Giuseppe Sala.
“Dipende da quanto ci rimane: se ci sta almeno un anno lo porto in spalla io”. Così il primo cittadino milanese in quota Pd, Giuseppe Sala, risponde con ironia alla domanda di un giornalista che gli domanda il suo parere sulla notizia del momento: il viaggio di Matteo Salvini in Russia.
“Salvini in Russia? È sempre lo stesso cazzaro”, risponde invece a modo suo Marco Travaglio ad una domanda di Giovanni Floris sull’iniziativa presa dal leader del Carroccio. “Tutta questa guerra ai pacifisti è totalmente folle, come la caccia al putiniano in Italia. Non c’è nessun putiniano, ci sono diverse opinioni su come si esce dalla guerra”, conclude Travaglio.
Più che sorprendente, invece, come già accennato, l’opinione di Orsini. “Io sono dalla parte di Salvini, è un leader coraggioso che sta mettendo in discussione l’asse Johnson-Biden. – così Orsini a Cartabianca – Sta cercando di fare politica, mentre noi siamo piegati davanti alle decisioni di Biden. E questo è un fatto straordinario, Salvini sta cercando soluzioni. Ammiro le persone, come Salvini e Giuseppe Conte, che cercano di fare politica e si muovono. Salvini ci sta facendo capire che se proseguiamo su questa strada tra 20 anni l’Europa sarà un disastro”.
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