Facebook può minare la salute e soprattutto attentare alla nostra felicità: uno studio americano mette in luce l’effetto dannoso del più diffuso social sugli utenti.
Il Washington Post ha pubblicato recentemente uno studio dell’American Journal of Epidemiology che dimostra la stretta relazione tra l’utilizzo del più famoso social network e una diminuzione della salute e del grado di soddisfazione personale negli utenti di Facebook.
Lo studio
La ricerca è stata effettuata da Holly Shakya – professore a San Diego, presso l’Università della California- e Nicholas Christakis -direttore dello Human Nature Lab di Yale. I due studiosi hanno preso in analisi un campione di 5.028 adulti iscritti a Facebook, selezionati in base ai canoni del Gallup Panel Social Network Study. Per tre anni, dal 2013 al 2015 i ricercatori hanno tenuto una sorta di diario quotidiano della vita online e offline dei soggetti presi in analisi: mentre un sistema registrava tutte le loro interazioni sul canale social i soggetti campione sono stati chiamati a rispondere a diversi test di autovalutazione: sulla forma fisica, la percezione della salute mentale, il gradiente di soddisfazione nella real life e su Facebook e ad annotare perfino le variazioni del body mass index.
Incrociando i dati i ricercatori hanno potuto appurare l’influsso negativo di Facebook sullo stato complessivo di benessere degli utenti e vedere attraverso quali meccanismi scalfisce lo stato di salute. Ad esempio, all’aggiornamento di uno status che non riceve un numero considerato adeguato di ‘like’ corrisponde un peggioramento dello stato fisico e mentale del 5-8%. Anche il cliccare ‘mi piace’ sui post altrui con foto di situazioni felici e appaganti non giova alla salute degli utenti e anzi peggiora il livello di autostima complessivo e in generale, per i ricercatori, è possibile affermare che l’effetto negativo dell’uso di Facebook va ad influire anche sui rapporti nella real life, compromettendo la loro qualità.
La risposta di Facebook
Il social di Mark Zuckerberg ha risposto a questo attacco pubblicando a sua volta uno studio di Robert Kraut, professore alla Carnegie Mellon University, che mira a dimostrare come gli effetti negativi sulla personalità dipendano strettamente dall’uso eccessivo di internet. Rispondendo allo studio incriminante il professor Kraut ha sottolineato come invece Facebook abbia prodotto un effetto di ritorno positivo in tutti quegli utenti che avevano ottenuto molti like, aumentando fino al 3% il loro gradiente di soddisfazione sociale.
Effetti della dipendenza da social
Che l’uso compulsivo dei social abbia un effetto negativo sulla personalità degli individui è ormai appurato da molte ricerche scientifiche, soprattutto rivolte al mondo degli adolescenti. Ansia, frustrazione, isolamento, senso di inadeguatezza, disturbi alimentari: sono questi gli effetti di una lunga permanenza sui social, specialmente nella fascia di età più giovane. La cura per gli specialisti di questa nuova dipendenza è legata ad una disintossicazione dal mezzo, che si raccomanda graduale, e ad una maggiore socializzazione nella vita reale. Insomma, sostituire la permanenza su Facebook e sugli altri social con amici veri con cui uscire e dedicare il tempo a coltivare altri interessi.