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Zona Bianca, Santoro: “Draghi è molto inc…, cose fatte a sua insaputa”

Michele Santoro nuovamente protagonista della televisione italiana, nonostante non conduca un programma da diverso tempo. Il giornalista ultimamente è balzato agli onori delle cronache per la sua posizione ‘pacifista’ sulla guerra in Ucraina. Ospite dell’ultima puntata di Zona Bianca, risponde alle domande del conduttore Giuseppe Brindisi sul caso della lista dei presunti putiniani d’Italia pubblicata dal Corriere della Sera. E la risposta di Santoro sulle responsabilità del premier Mario Draghi è sorprendente.

Michele Santoro a Zona Bianca

“L’intervento dei servizi segreti fa paventare un’ingerenza governativa nella libertà di espressione”, accusa Santoro. Brindisi gli domanda se crede davvero che sia stato il premier Draghi o qualcuno del governo a commissionare quel dossier sui presunti putiniani italiani. “Innanzitutto dobbiamo dire che svelare documenti riservati è un reato. – replica il collega – In più non sappiamo se c’è un documento solo o più di uno. Gabrielli li desecretasse tutti per capire esattamente di cosa stiamo parlando. I servizi segreti costano 800 milioni di euro all’anno in questo Paese. E come li spendiamo? Per far fare a dei professionisti di eccellente qualità un lavoro che non farei fare a un ragazzo che sta facendo l’apprendista in una mia redazione”.

“Inoltre Gabrielli dice che tra i compiti c’è quello di svelare le fake news. – si infervora Santoro – Ma sarebbe compito dei giornalisti, non dei servizi segreti. Dire che esiste una rete di propaganda filorussa in Italia, oggetto di indagini dei servizi segreti, è una cosa completamente diversa dal dire che esistono opinioni contrari al governo Draghi e alcuni filorussi. Cosa che non costituisce reato”.

“La mia opinione come giornalista è che Draghi a questo punto è molto incazzato. – ecco la dichiarazione a sorpresa – Perché queste cose sono state fatte probabilmente a sua insaputa. Però lui è responsabile in prima persona dei servizi segreti. – Santoro però non lo assolve – Quindi ci dicessero che cosa è successo. Ci dicessero chi ha sbagliato. Se trovano il colpevole, il funzionario infedele, va bene. Ma, se non lo trovano, lascerebbero il sospetto che questo funzionario non c’è e che era tutta una combine. Quindi il responsabile politico deve trarne le conclusioni. Non è Draghi, è Gabrilelli, è la Belloni? Decidessero tra di loro chi è il responsabile”, conclude.

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