Annuncio con giallo di Alessandro Orsini a Non è l’Arena. Ospite dell’ultima puntata del talk show condotto da Massimo Giletti su La7, il professore di Sociologia del terrorismo internazionale alla Luiss di Roma ripete per ben due volte la sua intenzione di fare causa al Corriere della Sera. Il motivo è la presenza del suo nome nella lista dei presunti putiniani d’Italia pubblicata dal quotidiano milanese. Ma le sue parole non vengono riprese da nessuna testata. E la pagina internet con il video di La7 che le riporta risulta oggi irraggiungibile. In effetti Giletti si era raccomandato con lui durante la diretta di non alzare troppo i toni, visto che temeva azioni legali da parte del Corriere.
“Io torno con una certezza dal viaggio che ho fatto in Russia. – Giletti si rivolge al suo ospite – Che se in Russia ci fosse uno come lei, difficilmente potrebbe parlare come lei fa qui in Italia. È d’accordo con me o no?”, gli domanda. “Sono d’accordo in parte. – si schermisce Orsini – Perché in realtà ci sono anche in Russia che non vengono arrestati ma che esprimono il loro dissenso nei confronti di questa guerra. Quello che vorrei far capire è che io non faccio parte di nessuna rete collegata al Cremlino”.
“Semmai faccio parte di una comunità ideale, con la quale peraltro non ho contatti diretti con persone in carne e ossa. – puntualizza il professore – Ed è la comunità dei pacifisti. E questi pacifisti sono in Russia, ma sono anche in Italia e in tanti altri Paesi. Quindi, come ho detto tante volte, il mio dovere morale è di parlare e di spiegare quello che sta accadendo. Di aiutare le persone a comprendere che esistono delle soluzioni migliori di quelle che ci vengono prospettate dalla Casa Bianca o dai governi europei e dalla Nato”.
“Il fatto che io sia libero di parlare mi pone nella condizione di criticare certe scelte. – si sfoga ancora Orsini – Sarei moralmente indegno se, avendo la possibilità di parlare, non parlassi. Molte persone pensano che Orsini sia moralmente indegno perché, siccome vive in un società libera, può criticare il governo. Un assurdo logico. Il Corriere della Sera ha il diritto di pubblicare le notizie. Ma il problema è come vengono costruite queste notizie. Dobbiamo essere cauti e non aggiungere disinformazione a disinformazione, Franco Gabrielli è una persona che merita solo di essere stimata”, aggiunge poi annunciando che farà causa al quotidiano milanese.
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