Matteo Salvini e Giuseppe Conte pronti a far saltare il banco del governo Draghi. Sembrerebbe proprio di sì, almeno a giudicare dalle reazioni degli esponenti delle due forze politiche uscite sconfitte dalle recenti elezioni comunali. L’esecutivo guidato da Mario Draghi è destinato presto a cadere, anche se non subito. Magari tra qualche mese, in autunno, rivela un ignoto esponente del Carroccio.
“Per ora” non ci sarebbe nessuna volontà di strappare con il governo Draghi, spiega all’Ansa una fonte leghista rimasta anonima. Ma dopo la sonora sconfitta alle recenti elezioni comunali bisogna dare per forza “segnali concreti di discontinuità e vitalità soprattutto sull’economia, a partire dalle pensioni. Altrimenti in autunno tutto può accadere”, avverte.
“Uscire dal governo? Ho incontrato tante persone che mi hanno fatto questa richiesta. – annuncia Giuseppe Conte – L’ho toccata con mano questa richiesta. Il nostro elettorato sta soffrendo. Non ci sentiamo di voltare le spalle ai cittadini: l’ho detto quando siamo entrati al governo e ora che ci siamo avvitati in una spirale recessiva. Siamo responsabili ma che nessuno ci dica state zitti, che ci sia una sospensione della dialettica politica”, conclude il leader del M5S.
“Se per la Lega sarà più difficile stare al Governo questo autunno? – si chiede invece un fedelissimo di Salvini, Lorenzo Fontana – Fosse per me io sono abbastanza stanco. Sono un uomo libero e dico che se l’obiettivo di questo governo era quello di tentare che ci fossero il meno possibile di problemi economici dopo la pandemia era giusto provarci.
E sono convinto che quella scelta sia stata giusta in quel momento. Nel momento in cui però non vedo che i nostri cittadini hanno un riscontro positivo, la Lega risponde all’elettorato, non a qualcun altro, risponde ai propri cittadini. Se la Lega non è lì per incidere allora tanto vale che non ci stia. Io non voglio tornare sul mio territorio dovendo vergognarmi perché questo governo non pensa ai cittadini. Questa è una riflessione che la Lega deve fare perché in autunno sarà molto peggio di adesso. O il Governo cambia e inizia a pensare a quello che interessa ai cittadini o altrimenti faremo le nostre scelte”, conclude.
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