Alessandro Orsini è ospite anche dell’ultima puntata stagionale di Cartabianca. Durante il talk show di Rai 3, condotto da Bianca Berlinguer, il professore della Luiss lancia prima una stoccata avvelenata contro Luigi Di Maio, fresco di addio al M5S per fondare una nuova forza politica draghiana. E poi si mette a discutere duramente con l’esponente del Pd Gianni Cuperlo sulla guerra in Ucraina.
“Se dovessi dare un giudizio dovrei dire delle cose cattive su Di Maio e non voglio farlo. – dichiara subito Orsini a Cartabianca – Penso che sia inelegante e non c’è il contraddittorio. Però non può che essere un giudizio severo, io vedo anche un tradimento di tanti valori iniziali, di tanti ideali, di tanti proclami. Però non voglio dire niente più di questo”. Poi il professore si mette a discutere con Cuperlo della guerra in Ucraina. “Ci stiamo preparando a inviare altre armi pesanti. Oggi con il voto in Parlamento l’Italia ha fatto un passo avanti verso l’internazionalizzazione della guerra e non sta facendo nulla per la pace”, denuncia.
“Credo sia fuori dalla realtà concentrare la critica unicamente sulle cancellerie dell’Europa, sulla Casa Bianca o sulla Nato, rimuovendo che siamo al quarto mese di conflitto, con migliaia di morti, milioni di sfollati e un paese piegato dai bombardamenti. – contrattacca però deciso l’esponente del Pd – C’è una responsabilità colossale e storica di Putin e della Russia. Lei da settimane, da mesi, sta parlando contro la Nato. Parli un po’ anche dell’invasione di un Paese sovrano, dove ci sono distruzioni e morte. Non è scontato”, così Cuperlo incalza Orsini.
Ma la replica del suo interlocutore è fulminante. “Al suo partito ne ho dati di ceffoni, altro che vittima. – sbotta Orsini – Al suo segretario, ai suoi colleghi in parlamento. Al suo partito, che si comporta in maniera inqualificabile per quanto riguarda la guerra in Ucraina, parlo come voglio”, conclude.
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