Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, torna a chiedere con forza all’Europa di fare di tutto per sbloccare i porti ucraini nel Mar Nero. Altrimenti si rischia uno tsunami migratorio, avverte. Zelensky lancia il suo appello durante un discorso online al festival di tecnologie e media digitali ‘4Gamechangers’ di Vienna. Insomma, la guerra scatenata da Vladimir Putin in Ucraina rischia di provocare conseguenze gravi in tutta Europa e nel resto del mondo.
“Se questa minaccia della fame non viene rimossa, se il Mar Nero non viene sbloccato immediatamente, il risultato della crisi alimentare sarà uno tsunami migratorio che raggiungerà anche te, anche se l’Austria è ancora lontana dal mare”, così Zelensky si rivolge al pubblico austriaco che lo ascolta su internet. “Basta guardare i prezzi di carburante e gas. – aggiunge – Cosa sta succedendo loro? I mercati dipendono troppo dalle compagnie russe, da Gazprom e dai fornitori di petrolio russi”.
“E quindi, i portafogli degli europei dipendono troppo da quanto vogliono per strappare loro di nuovo lo Stato”, prosegue. Poi il numero uno di Kiev fa notare che da anni si dice che l’Europa non dovrebbe dipendere dalle risorse energetiche russe. “E quest’anno dobbiamo avere il tempo di farlo che il prossimo inverno non è diventato catastrofico”, chiosa.
Segue un altro attacco frontale che, secondo le sue accuse, spenderebbe i soldi guadagnati vendendo petrolio e gas ad americani ed europei, proprio per contrastare l’Occidente. “La Russia è sponsor di divisioni e disinformazione, movimenti politici anti europei e problemi per l’intero continente. – attacca Zelensky – Questo flusso di denaro, che viene utilizzato contro il mondo democratico, deve fermarsi quest’anno. Altrimenti tutti in il mondo che odia la democrazia capirà che il mondo democratico non è in grado di difendersi”, conclude il suo intervento.
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