Giorgia Meloni non verrà processata per il reato di diffamazione aggravata. Lo ha stabilito la Giunta per le autorizzazioni a procedere di Montecitorio. L’episodio che poteva costare caro alla leader di Fratelli d’Italia risale a poco più di un anno fa. Era il 2 giugno del 2021, infatti, quando la Meloni commentò così su Twitter un servizio delle Iene sull’avvocato ex meloniano Fabrizio Pignalberi: “Non avremmo potuto immaginare che fosse un truffatore”.
Peccato per Giorgia Meloni che l’avvocato Pignalberi in quell’occasione non la prese bene, decidendo di denunciarla alla Procura di Roma per diffamazione aggravata. Dopo una breve indagine, il Gip aveva chiesto alla Camera dei deputati di pronunciarsi sulla possibile autorizzazione a procedere. Ma, ora che la risposta negativa della Giunta è arrivata, il blogger e militante del Pd Leonardo Cecchi si sfoga sui social contro la leader di FdI.
“Il nuovo che avanza. – scrive Leonardo Cecchi su Facebook – Grazie a Giorgia Meloni, da oggi un parlamentare potrà insultare sui social senza rispondere a niente e nessuno. Qualche tempo fa aveva insultato una persona sui social, chiamandola ‘truffatore’. – racconta l’attore – Questa si è risentita e l’ha querelata. E ieri in Giunta per l’autorizzazione a procedere la Meloni è riuscita a convincere tutti che lo scudo parlamentare deve valere anche sui social”.
“Tradotto, Meloni a processo non ci va. – prosegue indignato Cecchi – Perché ‘nella nostra democrazia pluralistica, la garanzia della libertà del mandato parlamentare dovrebbe possedere un raggio di operatività ampio’. In soldoni: dobbiamo poter fare ciò che più ci aggrada, anche insultare. Senza risponderne. Auguri a lei e a chi crede che sia il nuovo che avanza”, conclude.
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