Guai con il fisco italiano per Tiziano Ferro. Il cantautore 42enne risiede ormai da anni a Los Angeles, in California. Ma una vecchia storia di tasse non pagate nel suo Paese di origine continua a tormentarlo. L’artista infatti non avrebbe pagato diverse tasse a cavallo tra il 2006 e il 2008. Mancati versamenti che ora hanno indotto il Tribunale di Latina a stabilire un sostanzioso pignoramento dei suoi beni. Inutile l’istanza di sospensione del provvedimento presentata dai suoi legali.
Dunque Tiziano Ferro ha subito un pignoramento di ben nove milioni di euro da parte del fisco italiano. La sentenza è stata emessa nei giorni scorsi, esattamente venerdì 15 luglio, dal Tribunale civile di Latina. A riportare per primo la notizia è stato il quotidiano locale Latina Oggi secondo cui è stata convalidata l’esecuzione esattoriale intrapresa dall’Agenzia delle Entrate Riscossione contro il cantautore.
Il contenzioso fiscale risale comunque a diversi anni fa. Tiziano Ferro infatti, almeno secondo i giudici pontini, non avrebbe versato le rate Irpef, Irap e Iva relative ai periodi di imposta 2006, 2007 e 2008. Una brutta grana dunque per l’artista che sarà così costretto a sborsare questa grossa cifra. Anche se probabilmente la rinuncia a nove milioni di euro non lo farà finire sul lastrico.
Soltanto pochi mesi fa Tiziano Ferro era stato protagonista di una durissima polemica politica con il senatore leghista Simone Pillon. L’artista ha postato sui social le fotografie che lo ritraggono insieme al suo compagno e ai due bambini avuti tramite ‘utero in affitto’ all’estero. Una scelta che ha scatenato la reazione indignata di Pillon. “Non si nasce da due maschi e neanche da ‘due telefonate’, ma da un uomo e una donna. – aveva tuonato su Twitter il senatore della Lega – Tutti i figli hanno il diritto di avere una mamma e un papà e di crescere con loro. I desideri degli adulti non dovrebbero mai prevalere sui diritti dei bambini”.
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