Ore cruciali per il futuro politico di Mario Draghi. A poche ore dal discorso che il presidente del Consiglio dimissionario terrà in Parlamento, si moltiplicano le voci e i retroscena sulla sua presunta volontà di mollare tutto e far cadere il governo. Oppure, al contrario, in molti ritengono che Draghi possa decidere di accettare un nuovo voto di fiducia, magari senza il M5S. Ed è questa seconda opzione che al momento sembra la più probabile. A cercare di convincere il premier a restare a Palazzo Chigi è stato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Secondo quanto riportano fonti ufficiali di Palazzo Chigi, nel pomeriggio di martedì 19 luglio il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha telefonato personalmente al presidente del Consiglio italiano. Secondo le stesse fonti, i due leader politici avrebbero discusso esclusivamente degli sviluppi sul campo di battaglia della guerra di Kiev contro l’invasore russo. E, a questo proposito, il premier Draghi avrebbe ribadito il totale ed incondizionato appoggio del nostro Paese allo sforzo bellico ucraino.
Zelensky ha poi voluto precisare con un breve messaggio il contenuto della telefonata con Draghi. “L’ho ringraziato per il completo sostegno e la solidarietà del popolo italiano. – spiega il numero uno di Kiev – Ho inoltre sottolineato il significativo contributo personale del Primo Ministro per la concessione all’Ucraina dello status di Paese candidato all’adesione Ue”.
Sicuramente i due hanno parlato della guerra in Ucraina. Ma, anche se su questo tema le bocche restano cucite, Volodymyr Zelensky ha tentato in tutti i modi possibili di convincere Mario Draghi a confermare la sua volontà di restare a Palazzo Chigi, indipendentemente dalla maggioranza che gli concederà la fiducia. Insomma, la chiamata di Zelensky potrebbe rivelarsi decisiva sulla decisione finale che Draghi prenderà tra poche ore.
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