Concita De Gregorio nella bufera per una battuta pronunciata durante In Onda, il talk show che conduce tutti i giorni su La7 insieme a David Parenzo. La giornalista viene accusata di snobismo e classismo per aver accostato l’atteggiamento da “professore di Harvard” del premier Mario Draghi durante il suo discorso in Senato, a quello di un “supplente dell’alberghiero di Massa Lubrense”, cittadina in provincia di Napoli. Contro di lei insorgono centinaia di insegnanti partenopei.
Facendo riferimento al discorso tenuto da Mario Draghi in Senato, Concita De Gregorio afferma che il premier aveva “il tono di uno che, titolare di cattedra ad Harvard, è stato incaricato di una supplenza all’alberghiero di Massa Lubrense”. Battuta che però non ha fatto ridere nessuno. “Da queste parole insensate, intrise di sarcasmo offensivo, per la scuola, ovviamente, passa la dimensione plastica della condizione di ignoranza in cui versano alcuni nostri sedicenti giornalisti”, questo il commento su Facebook di Ivana Barbacci, segretaria della Cisl Scuola.
Anche Amalia Mascolo, preside dell’Istituto Polispecialistico San Paolo che si divide in quattro plessi, di cui uno tecnico-turistico proprio a Massa Lubrense, replica alla De Gregorio: “Si tratta di parole fortemente degradanti e totalmente errate dal punto di vista pedagogico. – attacca la dirigente scolastica – Abbiamo intenzione di fare rete con altri istituti alberghieri e procedere per vie legali. Noi lavoriamo, ci facciamo in quattro per i nostri istituti e poi arriva la prima che capita e ci offende. Si tratta di un intervento assolutamente gratuito di cui non comprendo la ragione. Non è possibile che in televisione vengano proferite parole del genere senza filtri. Di solito viene deciso prima di cosa parlare, perché nessuno l’ha fermata? Non ho idea di cosa sia passato per la testa alla giornalista e perché un professore di Harvard dovrebbe essere migliore di un professore di un istituto professionale”, conclude.
E contro la giornalista di La7 arriva pure una lettera aperta firmata da oltre 200 docenti dell’alberghiero. “Lei forse non sa che negli istituti alberghieri e negli istituti professionali in genere, si lavora e si insegna con la stessa dignità, e con la stessa professionalità di tutte le scuole. – si legge nella la lettera – Ogni studente che si diploma è un successo enorme, un successo grandissimo, per tutti coloro che vi hanno contribuito e per lo studente. Non è mai un fatto ovvio, non è mai una conseguenza del mero trascorrere del tempo, è frutto di una volontà, di una forza, di un’energia che lei forse non conosce. Ci pensi bene prima di offendere chi le prepara il pranzo, chi le serve il caffè, chi le prepara il dolce e chi, sorridendo, le porge la sedia e poi la saluta col sorriso. E magari, d’ora in poi, lasci una mancia, che i ragazzi dell’alberghiero, i supplenti, i docenti, di mance alla vita ne hanno lasciate parecchie. Faccia un bagno di umiltà”.
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