Clemente Mastella ha appena presentato il suo nuovo simbolo elettorale: ‘Noi di centro’. Ma lo storico esponente democristiano si dimostra scatenato nonostante l’età che avanza. Mastella rilascia infatti un’intervista al Corriere della Sera in cui ne ha per tutti. Per prima cosa avverte il segretario del Pd Enrico Letta che, se deciderà di correre da solo alle elezioni, “ha già perso”. Altro avvertimento mastelliano indirizzato a Giorgia Meloni che si dovrà guardare le spalle dagli alleati Matteo Salvini e Silvio Berlusconi.
“L’unica formula è quella di una coalizione larga ma senza 5 Stelle. – dichiara Mastella al Corriere – E soprattutto niente ossessioni: rendono solo Meloni una martire. A Enrico Letta suggerisco di tirar fuori il carattere o molto presto sarà un altro ex segretario del Pd. Il centrodestra ormai è più una destra. – questa la sua opinione – È un fatto di numeri: il partito di Berlusconi prende la metà dei voti di Salvini e un terzo di quelli di Meloni. Peraltro al Nord, dove di più è stata sofferta la caduta del governo Draghi, industriali, commercianti, piccoli imprenditori che votavano Lega ora sono molto arrabbiati. Si asterranno. Muovendosi nella direzione di un progetto di solidarietà nazionale, il centrosinistra se la gioca”.
“Guardi, io a Benevento ho vinto contro il candidato di sinistra e contro quello di destra. – replica deciso ad una domanda del giornalista – Li ho battuti entrambi. E si segni questa data: il 28 luglio si vota per il presidente della Provincia. Vuole scommettere che il mio candidato batterà l’avversario del Pd sostenuto dal centrodestra? Do anche un pronostico: finisce 60 a 40. Io sono per un’alleanza larga, ma il mio simbolo può vincere anche da solo, al Senato. In Campania prendo certamente più voti di Di Maio e probabilmente più voti anche di quel che resta del M5S. Non so se Calenda possa avere le stesse aspettative”.
“La mia idea è di adottare la formula rivelatasi vincente in Campania e in Puglia: un’alleanza larga, senza 5 Stelle, puntando su sindaci e amministratori, sia perché si candidino, sia perché indichino candidati. Se al Pd pensano di fare le liste dividendosi i posti in base al peso delle correnti, hanno già perso”, avverte Mastella. Poi, alla richiesta di dare un suggerimento al possibile nuovo premier, Giorgia Meloni, gela così la leader di Fdi: “Giorgia, non ti illudere, non succederà: Salvini e Berlusconi ti fregheranno comunque”.
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