Il centrodestra si ricompatta e trova l’accordo. Giorgia Meloni rischia seriamente di diventare presidente del Consiglio in caso di vittoria della coalizione alle elezioni politiche del 25 settembre. È questo l’esito, per nulla scontato alla vigilia, del vertice tra Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia tenuto a Montecitorio nel pomeriggio di mercoledì 27 luglio. Il partito che otterrà più voti avrà il diritto di indicare il nome per Palazzo Chigi da presentare al presidente Sergio Mattarella. E tutti i sondaggi danno in testa quello della Meloni.
“I leader del centrodestra hanno raggiunto pieno accordo e avviato il lavoro con l’obiettivo di vincere le prossime elezioni e costruire un governo stabile e coeso, con un programma condiviso e innovativo. – si legge in una nota congiunta del centrodestra – La coalizione proporrà quale premier l’esponente indicato da chi avrà preso più voti. È stata trovata intesa per correre insieme nei 221 collegi uninominali selezionando i candidati più competitivi in base al consenso attribuito ai partiti. Si presenterà una lista unica nelle circoscrizioni estere e ha istituito il tavolo del programma che si insedierà nelle prossime ore”.
Insomma, Berlusconi e Salvini alla fine sembrano aver ceduto alle giuste richieste della alleata che chiedeva di confermare la storica regola del centrodestra che vede candidato premier il leader del partito uscito con più voti dalle urne. Anche la suddivisione dei collegi sembrava un problema. Ma tutto si è risolto dopo tre ore di riunione con una spartizione da manuale Cencelli: a FdI 98 seggi, 70 alla Lega, 42 a Forza Italia compreso l’Udc, e 11 a Noi con l’Italia più Coraggio Italia.
“Decidono gli italiani: chi prende un voto in più, indica chi governerà l’Italia nei prossimi cinque anni. La squadra è compatta”, dichiara intanto Salvini a riunione ancora in corso. Ma anche Silvio Berlusconi, tornato a Montecitorio dopo più di un anno dalle consultazioni per il Quirinale, non nasconde la sua soddisfazione per l’unità ritrovata nel centrodestra. Ora la strada per la premiership sembra spianata per Giorgia Meloni.
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