“Abbiamo delle sorprese ma non le anticipo, le renderemo note quando la campagna elettorale sarà entrata nel vivo. Sicuramente ci saranno delle personalità di grande prestigio e competenza che ci daranno una mano”: Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, supera così il gran rifiuto di Letta.
E apre a un’alleanza con Europa Verde di Angelo Bonelli e Sinistra Italiana, guidata da Nicola Fratoianni: “Con le persone serie che vogliono condividere l’agenda sociale con noi c’è sempre la possibilità di farlo”.
Dopo i vari diktat passivamente accettati provenienti dalla direzione Grillo, Conte accetta anche le Parlamentarie, nonostante i tempi strettissimi: “Dobbiamo assolutamente farle, è un passaggio che rientra nella democrazia diretta per dare agli iscritti la possibilità di dare indicazioni sulla scelta dei candidati”.
L’ultimo tabù che Conte infrange è quello del ruolo di Alessandro Di Battista: “Tutti mi chiedono di lui, una persona seria e generosa che ha dato un grande contributo alla vittoria del M5s nel 2018. Sul suo rientro nel M5s ne discuteremo, ora c’è un nuovo percorso. Ci confronteremo in modo leale e sincero”, un metodo che contrasta quello del Pd, diventato “un centro per l’impiego per chi ha cambiato casacca”.
Ancora una sorpresa la sua dichiarazione finale: “Non ho ancora deciso se candidarmi, non siamo ancora arrivati al momento della redazione delle liste”.