“In 13 anni di lotte giudiziarie e non solo, ho capito che mio fratello mi ha lasciato la consapevolezza di quanto dolore possa nascere da ignoranza, cinismo, rassegnazione ed indifferenza”. Ilaria Cucchi ha annunciato così sui social la sua candidatura per Sinistra Italiana, in quota Pd alle prossime elezioni, prima di partecipare alla conferenza stampa in cui è stata presentata insieme al sindacalista dei braccianti, Aboubakar Soumahoro.
“Mi diranno che sfrutto la vicenda di mio fratello? Io dico che la utilizzerò affinché sia un esempio per tutti”, ha detto poi in conferenza, ricordando anche di essersi candidata con il partito Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia nel 2013 senza riuscire a essere eletta.
Come suo padre e come suo fratello, Ilaria quest’anno ha voluto conseguire il diploma di geometra per portare avanti lo studio di famiglia dopo mezzo secolo di attività. Un destino che sarebbe potuto spettare a Stefano, se la sua vita non fosse stata spezzata a suon di botte mentre era in custodia cautelare il 22 ottobre 2009.
“Per certi aspetti faccio politica da 13 anni. Diciamo che l’ho fatta sulla mia pelle. Ecco… vorrei essere un esempio, tutto quello per cui ho combattuto vorrei che avesse una dimensione collettiva”, prosegue Cucchi.
“Mo fratello è un simbolo di ingiustizia. E io mi impegnerò perché simili vicende non si verifichino più. Per questo ho deciso di candidarmi quando Sinistra italiana e Verdi me lo hanno chiesto. Ci tengo a ringraziare una serie di persone. Chi? Prima di tutto il segretario Nicola Fratoianni che mi ha voluto candidare, poi tutte le persone che mi stanno sostenendo in queste ore e che in generale mi hanno sostenuto in questi anni a partire dall’avvocato Fabio Anselmo”.