Enrico Letta è tra gli ospiti principali dell’ultima puntata di Piazzapulita. Il segretario del Pd dà vita ad un serrato dibattito con il conduttore Corrado Formigli che non gli perdona il fatto di non aver stretto alleanze con nessuno, lasciando così campo libero alla quasi certa vittoria del centrodestra. Letta per difendersi decide di attaccare, puntando naturalmente il dito contro l’avversaria che ritiene più pericolosa: Giorgia Meloni.
“In un’intervista ha detto che vogliono far fuori il presidente Mattarella dal Quirinale. – così Formigli incalza il suo ospite – Ma Giorgia Meloni l’ha smentito: le riforme entreranno in vigore nella legislatura successiva. Non è che lei sta alzando degli allarmi troppo forti per gasare il suo elettorato?” domanda il conduttore a Letta. “In realtà lo ha detto Berlusconi che Mattarella si deve dimettere. Comunque noi adesso abbiamo 16 giorni davanti e ce la metteremo tutta per raccontare un’Italia diversa”, replica il segretario Pd.
“Ma per adesso attaccate molto lei, raccontate solo di lei”, lo interrompe però Formigli. “Ma io penso che sia un grande pericolo per l’Italia”, sottolinea allora Letta. “Ma questa è una vecchia storia della sinistra. – sbotta il giornalista – Anche quando doveva arrivare Berlusconi si si diceva che ci sarebbe stata la dittatura e poi non c’è stata”. Ma Letta tiene il punto spiegando che secondo lui “quegli anni sono stati molto negativi”. “Però sempre democrazia è stata”, lo contraddice ancora il conduttore di Piazzapulita.
“La Meloni fa come Orban, fa del vittimismo, tipico della destra. – insiste però Enrico Letta – Questa è la sfida tra le più impegnative che il nostro Paese ha davanti. Noi ce la battiamo fino in fondo: domani partiamo con il nostro bus elettrico. Tra loro che sono il passato e noi che vogliamo parlare di futuro c’è anche il tema dell’ambiente importante per i giovani”. Ma Formigli lo bacchetta nuovamente: “Stia attento al bus elettrico perché l’ultima volta che noi abbiamo preso il bus elettrico ci abbiamo messo 52 ore da Roma a Reggio Calabria. Se non trova la spina giusta poi rimane in mezzo alla strada e poi non arriva al comizio”.
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