A meno di 48 ore dalla chiusura della campagna elettorale, Giuseppe Conte decide di alzare il tiro delle sue critiche puntando il bersaglio più grosso: Mario Draghi. Il leader del M5S è ospite di Myrta Merlino a L’aria che tira. E dallo studio di La7 si esibisce in un attacco durissimo contro il premier dimissionario e il suo governo, di cui lui stesso faceva parte ma che poi ha fatto cadere.
“Sul Superbonus 110% occorre un governo che chiami il sistema bancario e trovi la soluzione. – dichiara Conte a L’aria che tira – Come primo atto il governo Draghi ha fatto un condono fiscale e dopo ha tolto il cashback per venire incontro a Meloni e a Salvini. Mi aspettavo dal ‘governo dei migliori’ una lotta seria all’evasione fiscale, non un condono”, si lamenta il leader pentastellato.
“Che ha fatto il governo? Per quali misure passerà alla storia di questo Paese? – domanda poi polemico alla conduttrice – Ha completato la campagna vaccinale che abbiamo avviato noi. C’è un deficit di protagonismo italiano nella scena internazionale. Il Pnrr lo abbiamo realizzato noi all’80%. Mi dica che ha fatto Draghi! – sbotta poi rivolto alla Merlino – Lasci stare il curriculum. Il prestigio nessuno lo mette in discussione. Ma col prestigio non si va da nessuna parte. In queste ore l’unico che non ha parlato su Putin è Draghi: è desaparecido”, affonda ancora il colpo contro il premier uscente.
“Il problema del governo Draghi è stata un’inerzia a tutti i livelli, interno e internazionale. – insiste Conte – Anche la tassazione sugli extraprofitti non la stiamo incassando. Non so se un governo di centrodestra sarà migliore ma siamo in democrazia, prima o poi bisogna votare. Renzi e Calenda vendono un prodotto politico Draghi che non esiste. sono le ‘prefiche’ di Draghi, vivono di vedovanza, andare a votare a marzo sarebbe stato peggio”, chiude così la sua invettiva.
Potrebbe interessarti anche: La rivelazione di Di Maio su Conte: “Endorsement da Mosca per far cadere Draghi”