Matteo Salvini e la storia del marocchino con sette mogli e otto redditi di cittadinanza. Il leader della Lega rilancia sui suoi canali social la notizia riportata da affaritaliani.it in cui si racconta una vicenda avvenuta in un bar di Martina Franca, in Puglia, dove un testimone avrebbe sentito il cittadino di origine maghrebina vantarsi di percepire ben otto redditi. Ma la storia fa acqua da tutte le parti. E così il quotidiano Open di Enrico Mentana accusa Salvini di aver fatto propaganda su una notizia ritenuta “improbabile”.
È il 30 settembre scorso quando affaritaliani.it pubblica la notizia del marocchino con sette mogli e otto redditi di cittadinanza. La testata giornalistica cita come fonte la trasmissione ‘Ti posso offrire un caffè’, andata in onda il giorno precedente, 29 settembre, su Puglia Press Tv. Testimone di quanto affermato dal cittadino marocchino sarebbe un certo Antonio Pepe, coordinatore regionale dell’Associazione Autonomi e Partite Iva.
Il testimone Pepe afferma con certezza di aver sentito con le sue orecchie il marocchino vantarsi del suo illecito, mentre si trovavano in un non meglio precisato bar di Martina Franca. Il presidente dell’associazione però evita di recarsi dall’autorità giudiziaria per denunciare la maxi truffa sul reddito di cittadinanza. Dal suo racconto si apprende che il marocchino sarebbe di religione musulmana e vivrebbe nel nostro Paese da ben 21 anni.
La possibilità che l’uomo riceva il reddito di cittadinanza è concreta, visto che potrebbe aver ottenuto la cittadinanza italiana dopo 10 anni dal suo arrivo in Italia. Ma il fatto che possa averlo ottenuto anche grazie alle sue sette mogli sembra poco probabile. In primo luogo perché in Italia è vietata per legge la bigamia. Quindi la sua moglie effettiva potrebbe essere solo una qui da noi. Inoltre, secondo le regole del Corano, un uomo non potrebbe avere più di quattro mogli contemporaneamente. In Marocco infine la poliginia deve essere autorizzata dalla prima moglie e da un giudice, se quest’ultimo ritiene che il marito sia in grado di mantenere economicamente tutte le mogli. Difficile dunque che i giudici marocchini abbiano autorizzato un matrimonio con sette mogli.
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