Rula Jebreal non ne vuole proprio sapere di mollare l’osso chiamato Giorgia Meloni. Nei giorni scorsi la giornalista di origini arabo israeliane è finita nell’occhio del ciclone per aver attaccato la premier in pectore utilizzando la figura del padre defunto: condannato per traffico di droga dopo che aveva abbandonato la famiglia quando Giorgia aveva solo un anno. Ma le polemiche furiose scattate sui social non frenano certo la Jebreal che pubblica un nuovo tweet al veleno contro la sua nemica politica giurata.
“Ai media internazionali che stanno guardando la minaccia della Meloni per la democrazia, il suo clan prende di mira i critici. Queste sono le voci più importanti da seguire, alcune delle quali vivono sotto la protezione della polizia”, questo l’ultimo tweet di Rula Jebreal contro Giorgia Meloni in cui la giornalista fa anche una lista degli ‘obiettivi’ di quello che bolla come il suo “clan”. Si tratta dei giornalisti Paolo Berizzi, Andrea Purgatori, Corrado Formigli, Selvaggia Lucarelli, del regista Gabriele Muccino e dello scrittore Roberto Saviano.
Quanche giorno fa la Jebreal era finita nella bufera per alcuni cinguettii. “Durante la sua campagna elettorale, il nuovo presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ha pubblicato il video di uno stupro che implica il fatto che i richiedenti asilo siano criminali che vogliono rimpiazzare i cristiani bianchi. – questo il primo tweet – Ironicamente, il padre della Meloni è un noto criminale trafficante di droga, condannato a scontare una pena nelle carceri spagnole”.
“La Meloni non è colpevole dei crimini commessi da suo padre. – ecco il secondo tweet di Rula Jebreal – Ma spesso sfrutta i reati commessi da alcuni stranieri per criminalizzare tutti gli immigrati, descrivendoli come una minaccia alla sicurezza. In una democrazia ci sono responsabilità individuali, non colpe-punizioni collettive”.
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