Roberto Spada è considerato dagli investigatori uno dei boss dell’omonima famiglia che ha la sua base operativa a Ostia. Spada è balzato suo malgrado agli onori delle cronache nel 2017, quando colpì con una violenta testata il giornalista Rai Daniele Piervincenzi e aggredì a sprangate l’operatore video Edoardo Anselmi, arrivati nel quartiere romano che si affaccia sul mare allo scopo di intervistarlo. Ora si apprende che il boss è stato scarcerato per aver espiato la sua pena. E a Ostia scatta la festa con tanto di fuochi d’artificio.
Roberto Spada è dunque un uomo libero, almeno per il momento. L’esponente di spicco dell’omonima famiglia è stato indagato, e poi condannato, per i reati di lesioni e violenza privata aggravati dai futili motivi e dal metodo mafioso. Daniele Piervincenzi rimediò la rottura del setto nasale dopo la testata ricevuta praticamente in diretta televisiva. E anche il suo operatore non se l’è passata troppo bene. Ora però il giudice ha stabilito che la sua pena per questo reato è stata scontata definitivamente.
E così Roberto Spada ha potuto fare il suo trionfale ritorno nel suo quartiere dove ad accoglierlo ci sono stati anche i fuochi d’artificio. Segno tangibile, quest’ultimo, del potere ancora grande che il clan Spada esercita su quel territorio. Sul capo di Roberto comunque continuano a pendere le accuse di altri gravi reati per i quali si dovrà prossimamente pronunciare la Corte di Cassazione.
Daniele Piervincenzi, invece, ha superato quel brutto episodio e ora continua a fare l’inviato Rai in Ucraina. Una zona di guerra certamente più pericolosa delle già poco sicure, per lui, strade di Ostia. Le immagini della testata rimediata da Roberto Spada, con il sangue che scendeva copioso dal suo naso, erano subito diventate virali quattro anni fa, contribuendo così involontariamente a lanciare la carriera del giornalista.
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