Martedì 11 ottobre si è celebrata la Giornata mondiale del coming out. In occasione delle varie manifestazioni che si sono tenute anche in Italia, il portavoce del Partito Gay Fabrizio Marrazzo ha dichiarato che ci sarebbero “parlamentari Lgbt+ non dichiarati in FdI, centrodestra e non solo” che secondo lui dovrebbero fare coming out. A replicare a Marrazzo ci pensa l’ex parlamentare trans Vladimir Luxuria. E le sue sono rivelazioni scottanti.
“Ho frequentato la politica molto da vicino, ed ho riconosciuto alcuni parlamentari che sapevo essere gay. – rivela Vladimir Luxuria alla Adnkronos – Nella destra ce ne sono, le cose si vengono a sapere. Ma sono contraria generalmente all’outing, ovvero che qualcuno lo dica di qualcun altro. Ho sempre pensato che il coming out debba essere qualcosa di volontario e che ciascuno dovrebbe decidere se, come e quando”.
“Il nostro compito è quello di agevolarlo, creando una società in cui farlo non significhi porte in faccia dalla famiglia, dalla Chiesa, dal lavoro, dagli amici. – spiega ancora Vladimir Luxuria – Certo, a volte sono tentata di farlo io, quando ci sono parlamentari che non solo non lo dicono ma diventano i nostri peggiori nemici e ci attaccano con una doppia morale. Fanno finta di difendere la famiglia tradizionale. Purtroppo nella destra ce ne sono diversi”, attacca l’ex animatrice del Muccassassina.
“Io penso che non basti il coming out, ci vuole anche militanza, bisogna che sposino le nostre battaglie. – specifica però Luxuria – Perché non è automatico che chi si dichiara gay sia poi dalla nostra parte, sul matrimonio egualitario, sulla legge sull’omofobia, e così via. L’invito in ogni caso è sempre quello di farlo, che si tratti di un parlamentare o di un operaio. Vivere nell’impostura non denota mai una buona qualità di vita”, questa la sua esortazione finale.
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