Tensione alle stelle tra Fratelli d’Italia e Forza Italia ancora prima che si sia formato il nuovo governo. Il senatore meloniano Ignazio La Russa è stato eletto alla presidenza di Palazzo Madama, ma senza i voti dei berlusconiani, se si esclude Berlusconi stesso e la presidente uscente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Oltre al mistero su chi abbia votato l’ex colonnello finiano, si apre ora il fronte dello scontro interno alla maggioranza, dopo che Giorgia Meloni avrebbe sbattuto la porta in faccia all’ipotesi di assegnare un ministero a Licia Ronzulli.
“Licia è fuori dalla partita, alla fine Giorgia ha vinto il braccio di ferro”. È questo, secondo la Adnkronos, il commento scappato a qualche esponente di Forza Italia subito dopo avere appreso che Licia Ronzulli con tutta probabilità non diventerà ministro del prossimo governo. Accade tutto nella serata del 12 ottobre, durante il vertice di Villa Grande, residenza romana di Berlusconi, tra il padrone di casa e la premier in pectore. La Meloni, raccontano i presenti, avrebbe respinto con decisione ogni tentativo di Silvio di infilare nel governo la sua fedelissima.
La certezza dell’esclusione di Licia Ronzulli al momento non c’è al 100%. Ma, dopo quanto accaduto al Senato il giorno successivo, tutto lascia pensare che per lei non ci sarà spazio a Palazzo Chigi. Come accennato, infatti, Ignazio La Russa è stato sì eletto presidente del Senato con 116 voti. Ma senza poter contare sui voti di quasi tutta Forza Italia. Il motivo, se ne deduce, sarebbe la forte irritazione dei ‘ronzulliani’ per il diktat pronunciato da Giorgia.
Insomma, il governo di centrodestra sembra partire con il piede sbagliato, anche se al momento non si conosce nemmeno un nome dei ministri che lo comporranno. Se Licia Ronzulli dovesse veramente restare fuori dai giochi, ai forzisti come compenso potrebbe andare qualche poltrona pesante, come quella degli Esteri su cui potrebbe accomodarsi Antonio Tajani.
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