Dopo i contraenti di Visegrad, l’Italia sembra l’unico paese europeo a non aver ancora compreso le dinamiche dell’integrazione. Così, mentre scuole, posti di lavoro e società sportive accolgono sempre più immigrati di seconda e terza generazione, continua a sembrare strano vedere una persona di colore o con un cognome straniero nelle file delle compagini nazionali.
Neanche il tempo di placare l’affaire della più nota Paola Egonu, è scoppiato subito un altro caso. Si tratta di Zaynab Dosso, 23 anni come la “collega” azzurra Egonu, cittadina di Rubiera, Reggio Emilia, e figlia di immigrati dalla Costa d’Avorio.
“Putt… straniera tornatene al tuo paese!”, ha detto di essersi sentita urlare alle spalle, quando a Roma lei e la sua comitiva non avevano potuto fare l’elemosina a un senzatetto. “Non è per la situazione, ma per il fatto che accade sempre sentirsi urlare queste cose qui in Italia. “Non mi sento tutelata. Ora come ora ho paura a uscire fuori, ma non perché qualcuno possa farmi un gesto discriminatorio ma per l’indifferenza della gente”.
Dosso è una velocista italiana, primatista nazionale dei 60 metri piani e detentrice della seconda prestazione nazionale dei 100 metri piani, specialità in cui è stata tre volte campionessa nazionale assoluta. È medaglia di bronzo nella staffetta 4×100 metri agli Europei di Monaco di Baviera 2022, detiene il record nazionale della specialità (insieme a Dalia Kaddari, Anna Bongiorni e Vittoria Fontana) con il tempo di 42″71, stabilito in occasione dei Mondiali di Oregon 2022.