Giorgia Meloni con le sue dichiarazioni metterebbe a rischio la vita di un giornalista che vive sotto scorta. È questa in pratica l’accusa che il giornalista di Repubblica, Paolo Berizzi, lancia su Twitter contro il neo presidente del Consiglio. Berizzi è noto da anni per le sue prese di posizione durissime contro il mondo della destra italiana. Per questo ha subito numerose minacce. Il cronista rinfaccia alla premier un Tweet pubblicato più di due anni fa.
“Questo è ciò che una presidente del Consiglio scrive di un cronista messo sotto scorta dallo Stato per minacce di morte neonazifasciste (unico caso in Europa). La presidente del Consiglio è Giorgia Meloni. Il cronista è il sottoscritto. 2019: ero sotto scorta da 7 mesi”, scrive Berizzi su Twitter ripubblicando un vecchio post della Meloni su di lui risalente al 25 agosto 2020.
“Vuoi vedere che Berizzi è un genio e non un esaltato odiatore? – questo il cinguettio ‘incriminato’ del neo premier – Schema Berizzi: 1) insulti una intera città colpita da una calamità, 2) qualcuno ti manda due improperi, 3) piagnucoli che dei cattivoni ce l’hanno con te, 4) ti tieni la scorta perché sei in pericolo. Un genio vero”.
Il giornalista di Repubblica prosegue poi così il suo lungo messaggio: “Ovviamente Meloni, che mi dà dell’esaltato odiatore, sapeva e sa benissimo che: 1. Non ho insultato nessuno, men che meno una città 2. I ‘due improperi’ sono minacce confluite in procedimenti giudiziari 3. Non ho mai piagnucolato. 4. La scorta è una cosa seria e drammatica sulla quale un rappresentante delle istituzioni non dovrebbe mai giocare. Non è lo scortato che decide: è lo Stato. Se un politico ‘gioca’ su un cittadino sottoposto a protezione armata lo isola e lo dà in pasto a chi lo minaccia”, conclude.
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