Matteo Salvini rinato dopo la nascita del governo Meloni. Il leader della Lega sembrava messo nell’angolo insieme al suo partito dalla stella nascente rappresentata dal neo presidente del Consiglio. E invece, nella giornata di lunedì 24 ottobre, Salvini prova a riprendersi la scena politica. Lo fa prima incontrando il capo della Guardia costiera, l’ammiraglio Nicola Carlone, perché intenzionato a farsi assegnare la delega sui porti in quanto ministro delle Infrastrutture. E poi convoca un vertice a sorpresa con tutti i big del Carroccio per cercare di dettare l’agenda al governo.
“Assolutamente no”. È questa la risposta secca, data da Salvini a Bruno Vespa durante Porta a Porta, alla domanda se la delega sui porti finirà al ministero per il Mare affidato a Nello Musumeci di Fratelli d’Italia. Il leader della lega parla invece di un “lungo e proficuo incontro” con il capo della Guardia costiera per fare il punto sull’attuale situazione dei flussi migratori nel nostro Paese. “Riparte la battaglia all’immigrazione illegale”, si legge sul profilo Twitter ufficiale del Carroccio.
Ma non è tutto perché, nel pomeriggio di lunedì, Salvini convoca un vertice del partito a Roma. Presenti il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Il responsabile Lavoro della Lega Claudio Durigon. Il sottosegretario uscente al Mef Federico Freni. I senatori esperti di economia Claudio Borghi e Alberto Bagnai. Il deputato Massimo Bitonci e il responsabile del Programma Armando Siri.
“In attesa che la famosa Europa batta un colpo, perché mi sembra che ognuno si stia facendo i fatti suoi, 10 miliardi sono meglio di niente ma non bastano. – queste le dichiarazioni di Matteo Salvini al termine dell’incontro – Oggi agli economisti della Lega ho chiesto di far combaciare una grande operazione di pace fiscale da reinvestire in aiuto a imprese e famiglie che non riescono a pagare le bollette. Questa è la proposta alla quale stiamo lavorando”.
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