Con il ritorno al governo della destra si riapre lo scontro sui migranti. A riaccendere la miccia della polemica è il caso delle due navi Ong, Ocean Viking e Humanity 1, che attendono da giorni nel Mediterraneo l’assegnazione di un porto sicuro per poter sbarcare le centinaia di profughi raccolti in mare che hanno a bordo. Ma contro di loro è arrivato l’alt del nuovo ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ottiene l’immediato applauso del leader della Lega Matteo Salvini.
Qualche giorno fa Piantedosi, in accordo con il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha emanato una direttiva in cui ha fatto presente che le due imbarcazioni Ong appena citate, Ocean Viking e Humanity 1, non sono “in linea con lo spirito delle norme europee e italiane in materia di sicurezza e controllo delle frontiere e di contrasto all’immigrazione illegale”.
Parole durissime alle quali sono seguiti subito i fatti. È proprio la Humanity 1, infatti, a confermare di essersi sentita negare ben quattro richieste di sbarco nei porti italiani. Intanto, però, la Guardia costiera italiana ha comunque portato in salvo sulla terra ferma centinaia di migranti nelle ultime ore.
Piantedosi poi conferma la linea dura del governo anche durante Porta a Porta. “Abbiamo applicato la legge. – dice a Bruno Vespa parlando dei decreti sicurezza di Salvini rivisitati durante il Conte II – I migranti sono saliti a bordo delle navi delle Ong in acque internazionali e secondo il codice della navigazione la giurisdizione è dello Stato di bandiera. Paesi di bandiera (Germania e Norvegia in questo caso, ndr) che sono competenti all’assistenza e quindi ad accoglierli. Glielo abbiamo fatto presente e aspettiamo la risposta di questi due Paesi. Siamo in una fase di attesa”, conclude l’ex prefetto di Roma.
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